Pedone avvisato, mezzo salvato. Il tanto discusso problema della silenziosità delle auto elettriche, potenzialmente pericolose per i pedoni e i ciclisti, troverà presto soluzione nella legge europea che impone l’obbligo di emissione di un suono al di sotto dei 20 km/h.
Come? Tramite il dispositivo AVAS (Acoustic Vehicle Alerting System). Qualcosa di simile a quanto disposto dalla (NHTSA) National Highway Traffic Safety Administration americana, che dal 1° settembre 2019 imporrà l’emissione di un suono specifico fino alla velocità di 28 km/h.
Obbligo anche per ibride e ibride plug-in
AVAS sarà obbligatorio anche per le auto con sistema di trazione ibrido tradizionale e plug-in; in sostanza, tutte quelle vetture capaci, anche solo per pochi metri, di viaggiare in modalità puramente elettrica.
Auto elettriche, un mondo tutto in divenire
Da un punto di vista più strettamente tecnico, il suono non deve superare i 75 dB da una distanza di 2 metri e deve coprire tutte le frequenze. All’interno di questi paletti, le Case automobilistiche sono libere di personalizzare, melodie, timbri, ritmi, etc..
Nessun obbligo sopra i 20 km/h
Perché l’obbligo vale solo al di sotto dei 20 km/h? Perché al di sopra di tale velocità il rotolamento dei pneumatici produce una quantità di rumore giudicata sufficiente a essere percepita dai pedoni e dai ciclisti. Si diceva in apertura “mezzo salvato”: il perché è presto detto.
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Nessuna tecnologia al mondo basterà, ovviamente, a risolvere l’altro problema, ovvero quello dei pedoni “fantasma”, che si aggirano per le città con gli occhi fissi sullo schermo dello smartphone, e a cui persino il passaggio di una carrozza trainata da cavalli rimane indifferente. Contro l’imprudenza dei singoli, però, le armi sono poche e spesso spuntate.