A5 Cabriolet. Cambiano i tempi e i numeri, ma non la sostanza, quella di un'elegante media con 4 posti e tetto in tela che ha nel mirino la BMW Serie 3 Cabriolet - che a dispetto del nome ha da un paio di anni il tetto in metallo - e la Mercedes CLK Cabrio, ma anche le svedesi Saab 9-3 Cabriolet e la Volvo C70 oltre all'outsider in arrivo, la Lexus IS250C. Della nuova scoperta di Ingolstadt le prime immagini sono arrivate già lo scorso dicembre e la presentazione ufficiale avverrà al Salone di Ginevra, ma noi abbiamo già avuto l'occasione di guidarla.
La scocca è stata rinforzata naturalmente per compensare la mancanza del tetto, montanti anteriori sono stati irrobustiti e alle spalle dei poggiatesta posteriori ci sono i rollbar in alluminio a estrazione automatica che fuoriescono quando l'apposito sensore percepisce il pericolo di ribaltamento. In assenza degli airbag a tendina, i sedili anteriori hanno speciali airbag estesi fino alla testa. A proposito di sedili, ci sono due novità. La prima è il sistema di ventilazione ad aria calda per la testa visto per la prima volta sulla Mercedes SLK, ma qui ci sono tre livelli di regolazione; la seconda è presa pari pari dalla BMW Serie 3 Cabrio ed è la pelle del rivestimento che, grazie a un particolare trattamento, riduce fino anche di 20 gradi la temperatura dei sedili così sedersi dopo aver lasciato la macchina scoperta al sole non sarà più una pena.
Più avanti saranno disponibili altre combinazioni e altri motori tra cui lo spettacolare V6 3 litri della S5 con compressore volumetrico da 333 CV tra 5500 e 7000 giri/min e 440 Nm tra 2900 e 5300 giri/min. Cupo nel rumore, possiede una spinta imperiosa e costante con allungo altrettanto formidabile. Con l'S Tronic, ogni cambiata è come ripartire di slancio con un brevissimo borbottio allo scarico che ricorda quello delle vetture da rally. Con lo sterzo dinamico, basta una piccola rotazione del volante per ritrovarsi dentro la curva e il differenziale posteriore sportivo attivo trasforma i cavalli in agilità invogliando a cercare il misto e a disinserire l'ESP per sentirne tutta l'efficacia.
All'estremo opposto, ci siamo messi anche sulla versione con il 2 litri Diesel da 170 CV e neppure questa ci ha deluso perché l'A5 Cabriolet è una vettura sana di suo anche con la sola trazione anteriore, il 4 cilindri è un motore generoso e, in più, consente ottime economie di marcia grazie anche al sistema stop&start. La A5 in viaggio offre una buona - ma non eccezionale - protezione dal vento e a capote chiuso è abbastanza silenziosa, ma naturalmente non come la BMW con il tetto in metallo.
DALLA A4 ALLA A5
Stavolta la Cabriolet media di Audi non deriva dalla A4, ma dalla coupé A5 e dunque le differenze stilistiche della versione con il tetto in tela sono inferiori, tuttavia sono evidenti. Ve lo diciamo subito: la A5 Cabriolet è bella, ma la coupé con il padiglione spiovente e il montante posteriore inclinato ci piace di più e offre un colpo d'occhio più filante. A parte il tetto in tela, ci sono altri elementi a calcare le differenze come le satinature per il profilo che circonda l'abitacolo, per la cornice del parabrezza, i gusci dei retrovisori e le sedi dei fari di profondità mentre i terminali di scarico sono cromati per tutte le versioni.IL TETTO
Il tetto, disponibile in quattro colori (blu, marrone, rosso e nero) è molto bello da vedere, appare ben teso e costruito alla perfezione, come su un'Audi è ormai abitudine, ma è anche funzionale visto che si chiude elettricamente, grazie al comando presente sul tunnel centrale, in soli 15 secondi e fino a 50 km/h, in modo completamente automatico e anche silenzioso scomparendo sotto il tonneau cover. L'apertura avviene invece in 17 secondi e accanto c'è anche un comando per aprire e chiudere contemporaneamente tutti i cristalli laterali, volendo queste operazioni si possono fare anche con il telecomando a 4 metri di distanza. La capote è in tre strati e, optional, si può avere anche insonorizzata con uno strato intermedio di poliuretano di 15 mm, mentre all'interno presenta un particolare di livello superiore: un LED di lettura che si trova solo su convertibili ben più costose. Funzionale anche il sistema di ripartizione per il bagagliaio così, viaggiando aperti, ci sono 320 litri mentre a capote chiusa, spingendo la flangia dell'alloggiamento per la capote che si trova all'interno del vano, si arriva a 380 litri e uno spazio di accesso migliore. Da station wagon invece i comandi per abbattere i due schienali posteriori in modo da avere 750 litri. E non è finita, perché c'è il vano passante perché con una cabriolet a trazione integrale come questa è possibile andare al mare, ma anche a sciare. Sotto il vano c'è lo spazio per riporre ripiegato in quattro il frangivento, di grande aiuto se si viaggia aperti, ma obbliga a farlo solo in due.La scocca è stata rinforzata naturalmente per compensare la mancanza del tetto, montanti anteriori sono stati irrobustiti e alle spalle dei poggiatesta posteriori ci sono i rollbar in alluminio a estrazione automatica che fuoriescono quando l'apposito sensore percepisce il pericolo di ribaltamento. In assenza degli airbag a tendina, i sedili anteriori hanno speciali airbag estesi fino alla testa. A proposito di sedili, ci sono due novità. La prima è il sistema di ventilazione ad aria calda per la testa visto per la prima volta sulla Mercedes SLK, ma qui ci sono tre livelli di regolazione; la seconda è presa pari pari dalla BMW Serie 3 Cabrio ed è la pelle del rivestimento che, grazie a un particolare trattamento, riduce fino anche di 20 gradi la temperatura dei sedili così sedersi dopo aver lasciato la macchina scoperta al sole non sarà più una pena.
COUPE' DENTRO
Per il resto l'abitacolo dell'A5 Cabriolet è identico a quello della coupé, caratterizzato e una cura costruttiva che desta ammirazione. Dovunque mettiate le mani, trovate sempre solidità e piacevolezza al tatto con materiali che esprimono una ricchezza di livello superiore rinforzata dall'abbondanza di strumenti e comandi, una caratteristica che la distingue ad esempio dal minimalismo delle ultime BMW, ma che a volte appare eccessiva, soprattutto per l'affollamento di pulsanti e manopole sul tunnel centrale che porta a distrarsi. Completo e chiaro il sistema MMI con lo schermo a colori da 7 pollici fornito di disco rigido da 40 GB per la navigazione e la musica da ascoltare in modo spettacolare se scegliete l'impianto Bang&Olufsen.LA GAMMA
Completissima la gamma delle motorizzazioni, tutte a iniezione diretta e dotate di recupero dell'energia in rilascio e frenata. Al lancio ci sanno il 2 litri turbo con sistema di alzata variabile delle valvole da 180 CV, con cambio automatico-sequenziale a 8 rapporti Multitronic, e da 211 CV anche con cambio manuale a 6 rapporti. Poi c'è il V6 3.2 da 265 CV con Multitronic e due V6 Diesel: 2.7 da 190 CV con cambio manuale e 3 litri da 240 CV con cambio S Tronic a doppia frizione a 7 rapporti e trazione integrale quattro con giunto centrale Torsen che, in condizioni normali, assegna il 60% della coppia al retrotreno, ma può arrivare se necessario fino all'85% o darne il 65% alle ruote anteriori.Più avanti saranno disponibili altre combinazioni e altri motori tra cui lo spettacolare V6 3 litri della S5 con compressore volumetrico da 333 CV tra 5500 e 7000 giri/min e 440 Nm tra 2900 e 5300 giri/min. Cupo nel rumore, possiede una spinta imperiosa e costante con allungo altrettanto formidabile. Con l'S Tronic, ogni cambiata è come ripartire di slancio con un brevissimo borbottio allo scarico che ricorda quello delle vetture da rally. Con lo sterzo dinamico, basta una piccola rotazione del volante per ritrovarsi dentro la curva e il differenziale posteriore sportivo attivo trasforma i cavalli in agilità invogliando a cercare il misto e a disinserire l'ESP per sentirne tutta l'efficacia.
AL VOLANTE
La S5 sembra praticamente un kart incollato a terra, soprattutto regolando su Dynamic l'Audi Drive Select che influenza il comportamento di sospensioni, sterzo e motore, ma non è mai eccessiva nella sua sportività accettando con estrema naturalezza di andare a passeggio, ma pronta a scattare da 0 a 100 km/h e a raggiungere in un soffio i 250 km/h. Non troppo distante è la versione V6 3.0 TDI che si ferma a 247 km/h e tocca i 100 km/da fermo in 6,4 secondi, anch'essa in grado di regalare grandi soddisfazioni alla guida con grande naturalezza grazie alla coppia di 500 Nm da 1500 a 3000 giri/min.All'estremo opposto, ci siamo messi anche sulla versione con il 2 litri Diesel da 170 CV e neppure questa ci ha deluso perché l'A5 Cabriolet è una vettura sana di suo anche con la sola trazione anteriore, il 4 cilindri è un motore generoso e, in più, consente ottime economie di marcia grazie anche al sistema stop&start. La A5 in viaggio offre una buona - ma non eccezionale - protezione dal vento e a capote chiuso è abbastanza silenziosa, ma naturalmente non come la BMW con il tetto in metallo.