Si svolgerà nel weekend dal 13 al 17 maggio (da noi le attenzioni degli appassionati saranno tutte per l'edizione 2009 della Mille Miglia rievocativa) a Indianapolis la Dana Mecum Original Spring Classic Auction, una serie di "sessioni" di vendita all'incanto organizzata dalla casa d'aste Mecum Auction e che presenta un totale di 1.250 vetture

Il piatto forte dell'evento si annuncia la Mecum Auto Auction: Muscle Cars & More, che si terrà venerdì 15 maggio alle 20:00, ora di Indianapolis. Durante la rassegna di vetture verrà messo in vendita un esemplare (rigorosamente autentico) di Cobra Daytona che secondo molti esperti "rischia" di scatenare la più alta offerta d'acquisto mai lanciata per un'automobile americana in un'asta pubblica: i pronostici dicono che la vettura sarà venduta ad una cifra compresa tra i 10 e i 15 milioni di dollari.

Tra tutte le Cobra Daytona costruite, l'esemplare bianco e blu che si appresta a trovare un nuovo proprietario potrebbe essere dichiarata monumento nazionale dell'automobilismo sportivo americano e, senza dubbio, il suo posto d'onore dovrebbe essere in un museo. Si tratta, infatti, di un'auto che ha portato il motorismo americano nelle alte sfere del successo assieme ad altre dee come la Ford GT40 e le Chaparral. A sostegno di questo ruolo e del suo fascino nella storia, oggi la Cobra Daytona è oggetto di svariate ricostruzioni in giro per il mondo: tra tutte spicca la pregevole replica costruita dalla Superformance (che realizza anche una riedizione moderna della Ford GT40).

Costruita da Carrol Shelby nel '64 per competere nella Classe GT del Campionato Mondiale Marche, la versione Coupé dell'intramontabile Cobra fu "anticipata" da un modello pre-serie costruito da una roadster "standard" sulla quale fu aggiunto un tetto rigido. Questa specie di "vettura laboratorio" vinse la Daytona Continental del '64 e da questo successo nacque l'idea del suo nome altisonante. Shelby decise, quindi, la realizzazione di un lotto di alcuni esemplari, tra cui la vettura che sarà in vendita a Indianapolis, l'esemplare con il numero di telaio CSX2601

Nel 1965 la CSX2601, la prima di due unità costruite nel '65 per la stagione di corse, dopo aver gareggiato a Daytona, Monza, Spa e il Nurburgring si lauerò campione del mondo in Francia, alla 12 Ore di Reims, portando il titolo negli Stati Uniti e alla Shelby American grazie all'impresa di Bob Bondurant. Dopo l'impegno sportivo l'auto ebbe una vita più tranquilla: fu acquistata da un imprenditore americano, magnate delle pompe di benzina ed ebbe anche una parte nel film Redline 7000 del '65.

Fotogallery: Cobra Daytona all'asta: un nuovo record?