Come si fa a non amare la Viper? Una delle auto sportive più folli di sempre, con quel suo motore incredibile – nella prima versione derivava da un V10 dedicato ai truck, cui vennero ridisegnate le testate, mentre la fusione fu realizzata in alluminio – da 8.4 litri di cilindrata, naturalmente aspirato, che eroga 645 CV di potenza e 812 Nm di coppia, il valore più alto per un’auto di serie senza turbocompressore. L’attuale generazione della Viper è arrivata sul mercato americano nel 2012 e purtroppo non è mai stata importata ufficialmente in Europa. Questa versione estrema ACR – American Club Racer, quasi sicuramente seguirà la stessa sorte ed è un vero peccato, viste le sue caratteristiche tecniche. Si tratta praticamente di un allestimento “pronto gara”, tanto che, anche guardandola distrattamente viene il dubbio che sia iscritta a una qualche competizione GT.


Quasi due metri di ala posteriore


Il pacchetto aerodinamico è sicuramente quello che risalta di più. È realizzato interamente in fibra di carbonio ed è composto da una gigantesca (è larga 1, 87 metri) ala posteriore regolabile, da un estrattore, da un cofano dotato di ‘branchie’ e da uno splitter anteriore anch’esso regolabile. In questo modo riesce a generare una deportanza di una tonnellata a 284 km/h. I componenti delle sospensioni sono stati scelti di conseguenza, con ammortizzatori Bilstein da competizione completamente regolabili (estensione, precarico e compressione) che consentono di variare l’altezza da terra su tre livelli diversi. La durezza delle molle è doppia rispetto alla Viper normale, mentre il camber è più negativo di 1,4 gradi. Lo scopo della Dodge era di avere un’auto che potesse affrontare un giorno intero di pista senza accusare decadimenti nelle prestazioni.


1,5 g di accelerazione laterale


Per questo motivo anche l’impianto frenante è ai massimi livelli. Fornito da Brembo, ha dischi carboceramici da 390 mm di diametro all’anteriore e da 360 mm al posteriore lavorati da pinze a sei pistoncini. Gli pneumatici, invece, sono degli specialistici Kumho Ecsta V270, calzati su cerchi da 19 pollici, nelle incredibili misure da 295/25 all’anteriore e 355/30 al posteriore. Il risultato di tutto questo è che la Viper ACR sviluppa un’accelerazione laterale di 1,5 g, grazie anche al bilanciamento dei pesi 50:50. Infine, lo spirito racing è presente anche all’interno, con rivestimenti in Alcantara cuciti a mano, sia sui sedili che sul volante. La Viper ACR sarà assemblata interamente a mano a Detroit, con massima possibilità di personalizzazione e sarà disponibile dal prossimo autunno.

Fotogallery: Dodge Viper ACR, un mostro stradale affamato di pista