Le nuove Gazzelle dei Carabinieri e le Pantere della Polizia di Stato saranno fornite da Seat, interrompendo uno storico sodalizio che vedeva Alfa Romeo e Fiat come unici marchi fornitori delle Volanti, cioè delle auto per il servizio standard di controllo del territorio. La notizia ha scatenato diverse discussioni e già circolano in rete alcune foto (non ufficiali) che mostrano la Leon in divisa. Proprio per questo bisogna precisare che il Ministero dell’Interno ha dovuto emettere un bando con procedura “accelerata” perché si è trovato nell’impossibilità di far rispettare un contratto, nella fattispecie quello con Fiat, che prevedeva ulteriori forniture della Bravo 2.0 MJT, di cui però è cessata la produzione. Vediamo quindi in dettaglio perché la Leon è diventata l'auto delle Forze dell'ordine italiane.


BMW e Citroen escluse subito


Così, in ottemperanza alle norme europee che prevedono totale trasparenza e apertura a tutti i soggetti, il Ministero e l’Arma dei Carabinieri (che invece fa riferimento al Ministero della Difesa) hanno redatto un bando congiunto, chiedendo caratteristiche precise. Alla gara hanno preso parte quattro grandi concessionari di altrettante case automobilistiche, che sono soliti occuparsi degli allestimenti speciali: Fiat Auto Var che fornisce mezzi alla pubblica amministrazione, BMW Italia Spa, Citroen Italia Spa e Volkswagen Group Firenze Spa. BMW e Citroen sono state escluse dopo una prima selezione, mentre Fiat e Volkswagen hanno presentato le offerte in busta chiusa, con quella del gruppo tedesco che è risultata più conveniente di 83 euro a vettura.


Ricorso respinto


Fiat Auto Var ha risposto presentando ricorso al TAR del Lazio, chiedendo l’esclusione di Volkswagen Group Firenze Spa e la conseguente assegnazione della fornitura. Il motivo del ricorso stava nella presunta assenza di garanzie fornite dalla casa costruttrice – come esplicitamente richiesto nel bando – cioè di Seat; inoltre, secondo il concessionario toscano, i concorrenti non avevano indicato la valutazione dei parametri sul costo del personale, sottintendendo che Volkswagen avrebbe tagliato i costi risparmiando ai danni dei lavoratori. Ma il TAR non è stato di questo avviso ed ha respinto il ricorso su tutti i fronti motivando che il Ministero “ha confrontato le offerte tra le concorrenti nel loro valore complessivo, comprensivo anche dei costi per il personale”. Così, le prime 206 Seat Leon saranno fornite alle forze dell’ordine, comprensive anche di un pacchetto di manutenzione gratuita per 6 anni o 150.000 chilometri.

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