Proprio adesso che la pratica del doppio set di pneumatici è una (buona) abitudine ormai diffusa ed acquisita, ecco che le aziende che producono pneumatici si inventano le gomme all season. No, è vero, le gomme buone per tutte le stagioni sono sempre esistite: si tratta di un ritorno, anche se l'evoluzione tecnologica ha fatto passi da gigante e le prestazioni non sono nemmeno paragonabili rispetto a quelle di qualche anno fa. Insomma, la gomma tuttofare torna alla ribalta, seppur significativamente evoluta. Costruita con mescole che non si sciolgono sugli asfalti roventi dell'estate, non si ferma nemmeno quando il fondo è completamente innevato. Se non si tratta dell'Uovo di Colombo, poco ci manca, anche perché le aziende che producono coperture all season si sono preoccupate di farle riconoscere come equivalenti delle invernali: in altre parole, se incappate in un controllo della Polizia o dei Carabinieri, non prendete la multa. Un bel vantaggio, no? Senza contare la comodità di non dover andare per forza di cose dal gommista due volte all'anno.
Una mescola hi-tech li rende adatti a tutte le stagioni
Gli pneumatici, come ripetiamo spesso, sono gli unici elementi di contatto della vettura con il suolo. La loro piena efficienza è imprescindibile per la frenata, la tenuta di strada e la stabilità, dunque per la sicurezza, senza dimenticare l'incidenza su consumi e comfort. Per questo motivo anche gli italiani si sono convinti che quattro coperture non bastano. Ce ne vogliono otto: un set per la stagione calda e uno per quella fredda. Si tratta di un passo avanti inimmaginabile per la sicurezza di tutti, che però qualche scomodità la genere: andare due volte all'anno dal gommista richiede tempo e denaro. Con gli all season, invece, si può contare su un prodotto buono 365 giorni all'anno. Attenzione: come detto, i nuovi all season sono cosa completamente diversa dagli M+S (fango e neve): si tratta infatti di pneumatici estivi con certificazione invernale e, per questa ragione, riconosciuti dalla legge come tali. Il concetto ispiratore che ha portato alla loro creazione, in sostanza, è questo: offrire le stesse prestazioni di un "estivo" quando le temperature sono alte e ottenere una certificazione "PMSF" (Peak Mountain Snow Flake) pari a 3, ovvero da invernale al 100%. Ma come si possono ottenere prestazioni così elevate in contesti tanto differenti? Il merito, dicono gli ingegneri, è del mix fra la mescola, la costruzione (detta anche carcassa) e il disegno del battistrada: un'alchimia alla quale si è giunti dopo lunghissimi studi (ma su cui nessuno fornisce molti dettagli) e che ha permesso di allungare la famosa "coperta".
Perché delle "invernali" non si può più fare a meno?
Ma facciamo un passo indietro. Prima di tutto occorre specificare una cosa. L'obbligo di viaggiare con pneumatici invernali o con catene a bordo è scattato dal 15 Novembre scorso e qui potete trovare tutte le ordinanze e le autostrade dove è in vigore. Se non vi siete ancora adoperati e non sapete cosa scegliere tra catene e gomme invernali, potete leggere cosa conviene acquistare e quando. Già ci immaginiamo il commento di molti fra quelli che guidano da almeno 30 anni: "Trent'anni fa montavo le catene solo sulle salite più ripide, in città andavo benissimo con le gomme che avevo anche in estate. Bastava solo stare più attenti. Sono le auto di oggi che non sono più "buone" per la neve". Vero, ma solo la prima parte della frase. La differenza non sta nelle vetture, ma appunto nelle gomme: la crescente pressione da parte delle Case automobilistiche per avere prodotti sempre più performanti ha portato a una specializzazione prima impensabile. In altre parole, per avere sempre più grip - in curva e in frenata - i "gommisti" si sono visti costretti a spingere parecchio nella direzione di mescole altamente redditizie, che però, per forza di cose, vedono restringersi il loro campo d'azione. E' (anche) da qui che il pneumatico invernale è diventato dapprima consigliabile e poi irrinunciabile.
Con gli all season, qualche compromesso ci deve pur essere...
Premessa: le considerazioni che seguono non si basano su rilevamenti strumentali, ma sulla logica. E la prima domanda che suggerisce la logica è la seguente. Se davvero, come sostiene chi produce pneumatici, i nuovi all season offrono le stesse prestazioni di un estivo al caldo e di un invernale al freddo, che senso ha continuare a produrre e a vendere tutti gli altri prodotti? Le cose, ovviamente, non stanno esattamente così. Si può ragionevolmente supporre che gli all season siano le gomme ideali per chi non ha pretese elevatissime né in una stagione, né nell'altra, ma che comunque non scenda a compromessi quando si parla di sicurezza stradale. Un automobilista attento, dunque, ma che di avere quel poco di tenuta o di agilità in curva in più in estate non è interessato e che in inverno magari va anche a sciare, ma solo ogni tanto e non deve affrontare strade troppo impegnative.