A diciannove giorni dall’entrata in vigore dell’Ecobonus e dell’Ecotassa auto basata sulla CO2 emessa allo scarico manca ancora il decreto attuativo, cosa che crea confusione fra chi deve comprare l’auto nuova e chi deve venderla. Da venerdì 1° marzo 2019, data di entrata in vigore della legge di bilancio del 31 dicembre 2018, l’unica certezza è la messa online del sito del Ministero dello Sviluppo Economico dedicato all’Ecobonus, con la possibilità per i rivenditori di registrarsi alla procedura, ma in assenza di decreto attuativo mancano tutti i dettagli tecnici sul funzionamento dello schema che prevede un bonus variabile fra i 1.500 e i 6.000 euro per le auto più "green" (qui tutte le auto interessate).

Più chiaro è invece il meccanismo dell’Ecotassa, spiegato in parte dall’Agenzia delle Entrate e che colpisce queste auto. Da tutto questo caos potrebbe però nascere qualcosa di inatteso e molto interessante per l’automobilista, un’auto elettrica da 7.890 euro di cui vi raccontiamo subito sotto. Il caso limite che vogliamo prendere in esame è quello della Citroen C-Zero.

L'auto elettrica che costa come uno scooter

L'elettrica compatta e di prima generazione (14,5 kWh di batteria e autonomia di circa 150 km), a fronte di un listino da 30.890,50 euro, ha un prezzo promozionale (fino al 31 marzo 2019 e ad esaurimento stock) di 18.890,50 euro con usato in permuta o da rottamare. Questo significa che riuscendo ad ottenere l’agognato Ecobonus statale di 6.000 euro (con rottamazione di una vecchia auto omologata Euro 1,2,3 e 4) e aggiungendolo all'attuale promozione il prezzo della Citroen C-Zero può scendere a 12.890,50 euro.

Citroen C-Zero

Se poi il cliente è residente in una regione o una provincia che garantisce altri incentivi all'acquisto di auto nuove elettriche il prezzo della C-Zero può scendere fino al livello record di 7.890,50 euro, praticamente come un maxi scooter (vedi la prova del Kymco XCiting 400 S). Ovviamente si tratta di un caso limite, ancora tutto da verificare in mancanza di decreto attuativo, valido solo per chi risiede nella regione Friuli Venezia Giulia che garantisce 4.000 euro di incentivo .

Ecobonus e incentivi cumulabili?

Proprio il nodo della cumulabilità dell’Ecobonus statale con altri incentivi di carattere regionale/provinciale è uno degli aspetti che il decreto attuativo deve affrettarsi a sciogliere, visto che al riguardo vige una notevole disparità di opinioni e spiegazioni. La legge n. 145 del 30 dicembre 2018, Art. 1, comma 1036, ci dice che il contributo “non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale”, ma la cosa si presta a diverse interpretazioni: vediamo quali sono.

C'è chi dice sì

Chi sembra propendere per la cumulabilità fra incentivo statale e locale è la Regione Emilia-Romagna che descrivendo il suo nuovo contributo di 3.000 euro per l’acquisto di auto ibride ed elettriche lo definisce “cumulabile per lo stesso investimento con altre iniziative sia private che pubbliche, comprese quelle regionali, attivate per incentivare la mobilità sostenibile”.

Ancora non si sono invece espresse nel merito della cumulabilità le altre realtà locali che applicano i loro incentivi alle auto meno inquinanti, ovvero regione autonoma Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano e provincia autonoma di Trento. Qui sotto trovate alcuni esempi, per regione e provincia, degli incentivi locali e dei prezzi che alcune auto elettriche potrebbero avere se fossero cumulabili con l’Ecobonus statale.

Ipotesi di cumulabilità Ecobonus + incentivi

Modello Prezzo
Ecobonus
- 6.000 euro
Emilia-Romagna
- 3.000 euro
Friuli Venezia Giulia
- 5.000 euro
Provincia di Bolzano
- 4.000 euro
Provincia di Trento
- 4.000 euro
Citroen C-Zero 18.890 euro
(promozione)
12.890 euro 9.890 euro 7.890 euro 8.890 euro 8.890 euro
smart EQ fortwo 24.197 euro 18.197 euro 15.197 euro 13.197 euro 14.197 euro 14.197 euro
Renault Zoe 26.100 euro 20.100 euro 17.100 euro 15.100 euro 16.100 euro 16.100 euro

C'è chi dice no

Di segno opposto è invece il parere dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) che interpreta in maniera più restrittiva la legge per una non cumulabilità di Ecobonus nazionale e incentivi locali. In pratica l’associazione sostiene che non ci sono al momento altri incentivi nazionali/statali e quindi gli incentivi locali ricadono proprio nella fattispecie citata dalla legge degli “incentivi di carattere nazionale”.

Anche l’Anfia si augura poi che il decreto attuativo arrivi al più presto e possa fare chiarezza su questo punto controverso.

Fotogallery: Citroen C-Zero