Le 10 auto che ci hanno detto addio nel 2019

La seconda generazione di Citroen C4 (la prima sostituiva la vecchia Xsara) è stata introdotta a settembre 2010 e da quel momento non ha mai avuto un restyling. Non è rientrata più nei piani della Casa perché il segmento dei SUV ha preso il decollo e la sorella C4 Cactus è praticamente speculare in termini di dotazioni, prezzo e segmento.

Anche la DS 4, la cugina premium della Citroen C4, si è trovata coinvolta in “tensioni interne”. Con il lancio della DS 7 Crossback infatti, alla DS 4 non è rimasto nulla. Puntava al segmento delle compatte premium anche se, rispetto alla concorrenza, aveva ancora molta strada da fare.

La DS 5 è stata una delle novità più interessanti del 2011, con un design originale e interni futuristici in stile aeronautico che le hanno fatto conquistare molti titoli. Si è trovata al posto sbagliato al momento sbagliato, perché una berlina a metà tra i segmenti C e D, in quegli anni, non era ciò che il pubblico cercava.

La Punto Evo è uno dei modelli più venduti in Europa. La prima generazione arrivò nel 1993 ed ebbe un successo strepitoso, soprattutto sui mercati italiano e tedesco. L’ultima è stata lanciata nel 2005 (la piattaforma era la stessa della Opel Corsa) e, nonostante i piccoli restyling nel 2009 e 2012, è invecchiata comunque molto velocemente rispetto alle sue rivali, sia per quanto riguarda la tencnologia di bordo che i sistemi di sicurezza e le soluzioni meccaniche.

Insieme alla Opel Meriva, alla Nissan Note e alla Citroen C3 Picasso, la Ford B-Max rappresenta un'altra delle tante monovolume vittime del boom dei SUV. La produzione della prima e unica generazione è iniziata a giugno 2012 e si è conclusa a settembre 2019.

La Mitsubishi Pajero è sia una delle Mitsubishi più famose di sempre che uno dei fuoristrada duri e puri più amati dal pubblico, anche se in Europa ha sempre faticato a trovare clienti. Arrivata sul mercato nel 2007, ha detto addio al Vecchio Continente dopo 80.000 unità vendute a causa delle dimensioni importanti, del prezzo elevato rispetto alla concorrenza, dell’appeal del marchio e anche per ridurre le emissioni medie di CO2 della gamma Mitsubishi.

La Nissan Pulsar venne annunciata da Carlos Ghosn come la grande rivale della Volkswagen Golf. Arrivata in Europa nel 2015, ha lasciato il mercato 3 anni dopo a causa dell’importante presenza della Qashqai che poteva contare su dotazioni e prezzi simili.

La Toyota Verso è stata condannata a morte dalla Casa dopo la decisione di non equipaggiarla con motori ibridi, lasciando la strada spianata alla “rivale in casa” Prius+, la scelta più gettonata dalla maggior parte dei tassisti europei. A questo si è aggiunto il sempre meno interesse del pubblico nei confronti delle monovolume.

Il Volkswagen Maggiolino è un’icona sullo stesso livello della Fiat 500 e della MINI. A differenza di queste però la Beetle ha faticato a trovare un posto sul mercato a causa del suo prezzo elevato e della mancanza di prestazioni. Il 13 settembre 2018, Volkswagen ha annunciato che il Maggiolino avrebbe cessato la produzione a luglio 2019.