La MINI Cooper SE, la versione elettrica della piccola a 3 porte del gruppo BMW, parte da un prezzo di 33.900 euro, ha un’autonomia compresa fra 235 e 270 km, una batteria di 32,6 kWh e una potenza di 184 CV. Si tratta della prima auto a zero emissioni commercializzata dal marchio inglese, che inaugura così una serie di modelli elettrici che vedremo nei prossimi anni e che verranno prodotti in Cina. 

Fotogallery: Mini Cooper SE

Prosegue l’accordo Germania-Cina

È nata infatti una nuova joint venture tra BMW e Great Wall, chiamata Spotlight Automotive Limited e finalizzata alla costruzione tra il 2020 e il 2022 di uno stabilimento con una capacità produttiva di 160.000 unità e con circa 3.000 operai a pieno regime. Si tratta di un investimento congiunto dei due gruppi industriali pari a circa 650 milioni di euro, che prosegue una collaborazione iniziata nell’estate 2018 a Berlino con l’accordo di collaborazione tra BMW e Great Wall al 50%.

La produzione continua ad Oxford

La fabbrica di Zhangjiagang, città della provincia di Jiangsu scelta per l’investimento, non sostituisce la storica sede MINI di Oxford, dove l’elettrica Cooper SE viene costruita per arrivare sul mercato nel primo quadrimestre del 2020. Permette però di avere più capacità e flessibilità produttiva quando ce ne sia bisogno, nella previsione che il mercato delle auto elettriche in questa categoria stia per espandersi in maniera significativa. 

Le rivali Honda, Fiat e PSA 

Già oggi, infatti, la MINI Cooper SE si inserisce in una categoria in cui hanno appena debuttato altri nuovi modelli elettrici. A partire dalla Honda e, anche lei appartenente alla fascia premium pur limitando le dimensioni esterne come d’altronde la Fiat 500 elettrica, di cui è attesa la versione di serie. E poi, fra le piccole elettriche di ultima generazione ci sono anche la Peugeot e-208 e la Opel Corsa-e, varianti elettriche basate sulla stessa piattaforma telaistica già ottimizzata per ospitare le batterie.