No, in questo video non parleremo del significato, dell'utilità, della storia del bollo auto, della tassa automobilistica vigente in Italia in riferimento al possedimento di un mezzo. No, in questo articolo ci limiteremo a parlare di cosa è cambiato nel 2020 e delle modalità di pagamento. Pronti con questa Dritta? Premete play e iscrivetevi al canale cliccando sulla campanella.

Quando pagarlo


Per essere in regola, è necessario effettuare il pagamento del bollo auto entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza che di solito coincide con la prima immatricolazione del veicolo. Quindi se il vostro attuale bollo scade a dicembre 2019 dovrete pagarlo entro gennaio 2020, se scade ad aprile 2020 il versamento dovrà essere effettuato entro maggio 2020, e così via.

Come pagare il Bollo


La novità riguarda la procedura di pagamento che, dall’inizio di questo decennio, viene effettuata tramite PagoPa, un nuovo sistema elaborato dall’Agenzia delle Entrate che sostituirà gradualmente il bollettino RAV ma questa è una variazione della piattaforma interna: qualora eravate abituati a recarvi a una delegazione ACI, potrete continuare a farlo… dunque, non esiste alcuna differenza per l’automobilista.

Si potrà continuare quindi pagare tramite la propria filiale della banca, attraverso l’home banking, nei punti vendita Sisal, Lottomatica, presso gli sportelli ATM abilitati o negli Uffici Postali.

Esistono inoltre anche altre piattaforme per il pagamento tramite app come Satispay.

Cosa succede se pago il bollo in ritardo?

Se proprio ci è sfuggito il pagamento del bollo auto, possiamo metterci in pari con una somma aggiuntiva a titolo di sanzione: sarà pari allo 0,1% dell’importo per ogni giorno di ritardo se il pagamento avviene entro 15 giorni dalla scadenza, sarà di 1,5% dell’importo totale se si paga entro 30 giorni.

Se invece riusciamo a intervenire entro 90 giorni la sanzione sarà dell’1,67% e del 3,75% entro l’anno. Se è rimasta insoluta una tassa di anni precedenti, la sanzione sarà molto più consistente, ovvero pari al 30% dell’importo originario più gli interessi.