Ne aspettavamo 2 versioni, una normale e una ancor più potente, ma la nuova Volkswagen Golf GTI si presenta al Salone di Ginevra 2020 unicamente in versione da 245 CV – la stessa della precedente GTI Performance – con uno stile rinnovato e la classica trazione anteriore come unica scelta.
Un modello che nel 2020 spegne 44 candeline e continua a rappresentare una sportività mai troppo esagerata, sia per quanto riguarda la potenza sia sotto l’aspetto dell’estetica, fatta di nuove appendici aerodinamiche, frontale incattivito e l’immancabile linea rossa sulla mascherina. Il suo arrivo nelle concessionarie è previsto nel corso del 2020.
Che bocca grande che hai
Una sportività sottolineata fin dal frontale, con la grossa presa d’aria inferiore che ai lati integra le luci diurne a LED con disegno esagonale. Un gioco di luci che continua nella zona superiore, attraversata da una striscia luminosa che attraversa tutto il frontale, a unire i proiettori, anch’essi a LED. Una novità stilistica che accomuna tutte le nuove varianti sportive della Golf: la diesel GTD e l’ibrida plug-in GTE.
Fotogallery: 2020 Volkswagen Golf GTI
Proposta con cerchi da 17” (di serie) o 18 e 19 in opzione e pinze freno rosse la nuova Volkswagen Golf GTI continua il suo trattamento estetico dedicato anche nelle fiancate, con minigonne nere e i badge GTI nella parte anteriore. Al posteriore si fanno notare il piccolo spoiler superiore, il doppio scarico e il nuovo diffusore.
Caratterizzazioni estetiche in linea con i modelli passati e che in abitacolo non rinunciano al classico tessuto tartan per i sedili sportivi (disponibili anche in pelle) ora con poggiatesta integrato, accompagnato dal volante con corona tagliata nella parte inferiore e – per le versioni con cambio manuale – il pomello del cambio stile pallina da golf. Grandi classici che integrano tutte le novità portate al debutto dalla nuova Golf 8, come la strumentazione digitale da 10,25” affiancata dal monitor touch da 10” per il sistema di infotainment.
Dalla Golf normale vengono ripresi anche i vari sistemi elettronici come il Travel Assist, che dà vita alla guida assistita di Livello 2, frenata d’emergenza e luci a matrice di LED.
Sotto il super bollo
A non cambiare, almeno per ora ,è la potenza della Golf GTI: 245 CV, come la scorsa versione Performance. Il motore è il classico 2.0 4 cilindri turbo a iniezione diretta di benzina, capace di 370 Nm di coppia, tutti scaricati a terra unicamente dall’asse anteriore. Doppia è la scelta per quanto riguarda la trasmissione: manuale 6 marce o automatica doppia frizione DSG a 7 rapporti.
L’assetto è ribassato di 15 mm rispetto alle Golf normali e ha il classico schema McPherson all’anteriore e multilink al posteriore mentre, per la prima volta, è disponibile il sistema di controllo della dinamica di guida Vehicle Dynamics Manager. A lui spetta il compito di controllare il differenziale elettronico XDS e – se presente – l’assetto regolabile DCC.

Non sono ancora stati resi noti i dati relativi alla velocità massima, probabilmente limitata elettronicamente ai classici 250 km/h, e allo scatto da 0 a 100 km/h che dovrebbe essere coperto in meno di 5".
Niente versione più potente, chiamata TCR e col 2.0 TSI portato a quota 300 CV, sempre abbinati alla sola trazione anteriore. Che si tratti di un gioco a nascondino, per mantenere la sorpresa per il giorno di apertura del Salone di Ginevra, oppure dovremo attendere ancora qualche tempo per la Golf GTI ancora più rabbiosa?