Dal 9 marzo l’intero territorio italiano è stato dichiarato zona rossa, estendendo così le misure che erano già state adottate da Lombardia e altre zone di focolai di Coronavirus nel nord Italia. Spostarsi con qualsiasi mezzo di trasporto diventa più difficile nell’ottica di rallentare la diffusione dell’epidemia e lo si può fare solo se si hanno motivazioni di natura lavorativa, di salute o altre necessità specifiche.
In ogni caso è obbligatorio produrre un’autocertificazione che attesti i comprovati motivi di cui sopra. Il documento dovrà viaggiare con voi ed essere esibito alle forze dell’ordine in caso di richiesta. Ma come si compila il modulo di autocertificazione? Cosa bisogna scrivere? Di seguito vi spieghiamo passo passo tutto quello che c’è da sapere.
Autocertificazione, dove si scarica?
Il modulo per l’autocertificazione per gli spostamenti si può scaricare direttamente dal sito del Ministero dell’Interno in versione PDF a questo questo link.
Cliccate qui per scaricarla nei diversi formati, PDF, DOC e digitale.
Un’alternativa più comoda è quella di personalizzare il documento al computer utilizzando una versione editabile dell’autocertificazione come quella che abbiamo preimpostato a questo link.
Cosa fare se non potete stampare l’autocertificazione
State tranquilli perchè in qualsiasi momento potrete ricopiare a mano il testo dell’autocertificazione su un qualsiasi foglio di carta bianca. Firmandolo e datando avrà medesimo valore.
In ogni caso se vi dimenticate di farlo, all’atto del controllo da parte delle forze dell’ordine vi sarà fornita una copia da compilare sul posto, un’operazione quest’ultima che però vi farà perdere più tempo.
Come si compila il modello di autocertificazione
Bisogna prima di tutto ricordarsi di compilare tutti i campi presenti nel modulo, naturalmente dichiarando il vero. Il modulo di autocertificazione infatti è a tutti gli effetti un documento ufficiale e in caso di falso scatta in automatico una denuncia penale (articolo 650 del codice penale) Si rischiano multa da 206 euro e detenzione di 3 mesi. Pene che potrebbero inasprirsi per chiunque si eluda periodi di quarantena.
La direttiva del Ministero dell'Interno specifica come i controlli potranno essere effettuati anche successivamente all'esibizione dell'autocertificazione e, in caso di falso, verranno adottate le misure di cui sopra.
Prima di tutto i cosiddetti “comprovati motivi di lavoro” riguardano unicamente le persone fisiche non sottoposte a quarantena o risultate positive al virus. Se quotidianamente si percorre lo stesso tragitto per motivi lavorativi, di salute o emergenza, si può produrre un unico modulo valido per ciascuno spostamento.
Saranno presenti posti di blocco di Polizia Stradale e Carabinieri lungo le principali linee di comunicazione, come strade e autostrade.
Quali sono i "comprovati motivi"?
Ma quali sono i comprovati motivi di natura lavorativa, necessità o salute che permettono di spostarsi con l'autocertificazione? La direttiva del Ministero dell'Interno prevede 3 fattispecie riassumiamo in questa tabella:
Motivazione viaggio | Spiegazione |
Lavorative | Spostamento preordinato allo svolgimento di un'attività indispensabile per tutelare un diritto primario non altrimenti efficacemente tutelabile. Ad esempio impossibilità di adottare soluzioni di smart working o se le stesse non sono applicabili al tipo di mansione. Non valgono i diversi lavori sospesi dall'emergenza coronavirus, come i "servizi educativi per l'infanzia e le attività didattiche |
Mediche | Casi in cui l'interessato debba spostarsi per sottoporsi a terapie o cure mediche non effettuabili nel comune di residenza o di domicilio" |
Situazione di necessità | Andare a fare la spesa per acquistare generi di prima necessità. |
L'intervista video del Ministro degli Interni