Cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5 mila euro, anche per multe e bollo auto non pagati, tra il 2000 e il 2010 e solo per chi rientra in un tetto di reddito Irpef di 30 mila euro.
E' quanto previsto dal Decreto Sostegni varato stasera dal governo Draghi nella riunione fin qui più sofferta del Consiglio dei ministri, inizialmente prevista alle ore 15 e poi slittata di parecchie ore proprio per il braccio di ferro tra i partiti sul nodo della "rottamazione" delle pendenze fiscali.
Il premier, Mario Draghi, ha sottolineato in conferenza stampa che:
Questo in effetti è un condono ma di multe di oltre 10 anni fa, che noi abbiamo contenuto nell'importo di 5.000 euro" che al netto di sanzioni varie "corrispondono a circa a 2.500 euro" e "dentro un tetto, uno scaglione di reddito per cui questo azzeramento" permette "all'amministrazione di perseguire la lotta all'evasione in modo più efficiente".
Il presidente del Consiglio ha spiegato che con lo stralcio delle cartelle disposto dal Decreto Sostegni, un provvedimento da 32 miliardi di euro, ci sarà anche "una parte che prevede una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico" delle cartelle. "Senza - ha aggiunto - in un paio di anni avremmo avuto ancora milioni di cartelle da dover esigere".
Quel tira-e-molla dei partiti
Secondo le ricostruzioni più accreditate delle agenzie di stampa, lo slittamento del Consiglio dei ministri (con tanto di summit pregresso tra Draghi e la Lega) sarebbe derivato proprio dall'esigenza di trovare una mediazione tra le posizioni della Lega e di Forza Italia, ancorate sulle ipotesi circolate in bozza (rottamazione fino a 5 mila euro senza limiti di reddito e fino al 2015), e quelle degli altri partirti della coalizione di governo, meno favorevoli a un intervento di così ampia portata.
Dai 61,5 milioni di cartelle ipotizzate nei giorni scorsi si sarebbe scesi a 16 milioni, cifra quest'ultima fornita dallo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, in un tweet nel quale si preannuncia anche l'impegno del governo a "proseguire con una più ampia pace fiscale entro aprile".
Il documento di Palazzo Chigi
In tarda serata Palazzo Chigi ha diffuso un documento di sintesi degli interventi adottati con il Decreto Sostegni. Ecco il testo che riguarda le misure fiscali:
"Cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro.
Definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019.
Proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile".
Ovviamente, nel PowerPoint della presidenza del Consiglio non si fa riferimento al bollo auto. Per avere conferma che il condono riguarda anche i tributi dovuti agli enti locali (la tassa di circolazione è regionale) occorrerà avere il testo dettagliato del decreto, ma le bozze circolate nelle scorse settimane e l'interesse mai smentito per la questione del bollo lasciano presupporre che saranno automaticamente cancellati tutti i debiti del contribuente che rientrano nei parametri definiti dal Consiglio dei ministri.
Bisognerà vedere ora se in sede di conversione il contenuto del Decreto verrà modificato significativamente proprio sul tema del condono fiscale e se ci sarà poi bisogno di uno più decreti attuativi del provvedimento.
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