F3 è il nome abbreviato del piano a medio lungo termine di cui ha parlato Wayne Griffiths, Presidente Seat, in occasione della presentazione dei risultati 2020 dell’azienda. Un piano basato sull’elettrificazione, non solo dei modelli della Casa di Martorell, ma di tutto il Gruppo Volkswagen, in cui sarà importante anche il contributo del Governo spagnolo e dell’Europa.

Il piano si chiama Future Fast Forward ed è pronto ai blocchi di partenza con l’obiettivo di far diventare la Spagna un hub elettrico a livello europeo, contribuendo alla ripresa del settore industriale spagnolo, anche per creare nuovi impieghi per i giovani.

“70 anni fa abbiamo messo questo Paese sulle ruote, adesso lo vogliamo mettere su ruote elettriche”, così Griffiths spiega la portata di questo progetto molto ambizioso, visto che, al momento, la Spagna è fanalino di coda nella vendita di auto elettriche e per punti di ricarica.
Per colmare questo gap è necessario raddoppiare le vendite di auto elettriche e triplicare le colonnine.

La partenza del progetto dipende da alcune decisioni che devono ancora essere prese dal Gruppo Volkswagen, ad esempio quella relativa alla possibilità di avere una fabbrica di batterie direttamente in Spagna, ma i nodi dovrebbero essere sciolti a breve. Sicuramente ci sarà l’assemblaggio delle batterie vicino Martorell e Griffiths ha dato inoltre per sicuro il fatto che Seat, entro il 2025 produrrà più di 500.000 auto elettriche per tutto il Gruppo.

Nel frattempo alcune scadenze sono già segnate. Per quanto riguarda l’offensiva sui prodotti questi sono i prossimi passi:

  • L’arrivo nella seconda parte del 2021 della Cupra Born, la prima 100% elettrica del Brand.
  • Il secondo modello elettrico di Cupra sarà la Tavascan, che sarà lanciata nel 2024
  • Nel 2025 arriverà quindi un’auto urbana 100% elettrica con un prezzo tra i 20 e i 25.000 euro. Avrà le dimensioni dell’Arona e sarà molto cittadina. Con quest’auto, l’azienda entrerà in un segmento essenziale per rendere la mobilità elettrica accessibile per gran parte della popolazione e raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Lo stabilimento dove verrà prodotta la vettura verrà annunciato nei prossimi mesi.
Cupra Tavascan Concept

Risultati 2020

”Un anno che non è stato un cammino di rose”, così definisce il 2020 Carsten Isensee, Executive Vice President of Finance and IT di Seat. Le vendite si sono assestate a 8.784 miliardi di euro con una contrazione del 21% rispetto all’anno precedente. Sono 427.000 le unità vendute, il 26% in meno rispetto all’anno scorso, con una quota di mercato in Europa che si è mantenuta costante e in alcune aree è addirittura aumentata, come in Germania, Italia, Austria, Turchia, Israele.

Se il 2020 è stato condizionato dal Covid 19, in realtà era già iniziato con delle difficoltà anche legate alla sfida di raggiungere i nuovi limiti di CO2. Proprio questo aspetto ha pesato per 260 milioni di euro in un bilancio che ha chiuso con una perdita complessiva di 418 milioni. Ci sono comunque state notizie positive come il fatto che il reddito medio per unità è passato da 15.050 euro del 2019 a 16.370 euro.

Brillanti anche le esportazioni che sono aumentate dell’1% all’82%, confermando SEAT quale maggiore esportatore industriale spagnolo. In un anno in cui le parole chiave sono state volatilità e incertezza in Seat sono riusciti a contenere i costi fissi di oltre 200 milioni rispetto al 2019 e avere l’EBITA positivo: 157 milioni di euro con un ratio di 1,8% sulle vendite.

Se l’utile al netto delle imposte per il 2020 ha fatto registrare una perdita di 194 milioni di euro, il cash flow di 466 milioni è un ottimo risultato, rappresenta il 5,3% delle vendite ed è molto importante per raggiungere gli obiettivi del futuro. Seat ha speso anche più di 1 miliardo in investimenti e Ricerca & Sviluppo, e altri 5 miliardi di investimenti sono previsti entro il 2025, a dimostrazione del fatto che è un brand strategico per tutto il Gruppo Volkswagen.

L’importanza di Cupra

I margini del 2020 sono migliorati grazie al contributo dell’offensiva dei SUV, in particolare della Cupra Formentor. Questo modello ha venduto 27.400 unità con una crescita dell’11%. E’ uno dei pochi brand in crescita in Europa e, dal 2018 – anno del lancio – ad oggi ha immatricolato più di 70.000 veicoli.

Cupra Formentor

Proprio il brand Cupra è importantissimo per raggiungere i nuovi target. Ad esempio grazie al lancio della Born si apriranno le porte di nuovi mercati e c’è l’aspettativa che si potranno raggiungere i limiti di emissioni di CO2. Le vendite di Cupra nel 2021 raddoppieranno, con la Formentor che rappresenterà il 50% delle auto.

Un’offensiva globale

Cupra e SEAT sono brand complementari, con target distinti. Seat è un marchio di conquista per persone giovani, Cupra è sfidante e non convenzionale. L’obiettivo è comunque quello di espandersi globalmente.

Ad esempio per il 2022 è previsto lo sbarco in Australia che è un mercato giovane quindi molto adatto anche a Cupra. L’intenzione è comunque quella di rafforzare la presenza anche in America Latina. Se il Messico è già il quinto mercato per Seat, ci si vuole espandere anche in Colombia, Cile e Perù.

Se il Covid 19, dopo cinque anni di crescita solida e ininterrotta, ha dato una battuta d’arresto a Seat, i piani di espansione della Casa di Martorell manifestano la chiara volontà di recuperare tutto quello che è stato perso e Griffiths è stato chiarissimo in proposito: “appena si torna alla normalità ci si aspetta che le vendite possano tornare ai livelli pre-covid”. Adesso la palla è in mano al Gruppo Volkswagen che deve dare le risposte necessarie per far partire definitivamente il Future Fast Forward.