Può sorprendere, ma nonostante siano passati 60 anni dal suo lancio e oltre 45 dall'uscita di produzione, ancora oggi riesce difficile considerare la Jaguar E-Type una vettura appartenente al passato. Non soltanto perché il suo design non perde fascino, dimostrando un'incredibile modernità anche a distanza di decenni, ma anche perché è costantemente sotto i riflettori.

Ospite fissa ai concorsi e alle manifestazioni storiche, è uno dei soggetti preferiti delle riviste dedicate alle auto d'epoca, le quali pubblicano sempre almeno 3-4 servizi l'anno che la riguardano, senza dimenticare le iniziative della stessa Jaguar, che tra esemplari recuperati e completati, restauri, restomod e repliche, di fatto continua a farla vivere.

Subito regina 

La Jaguar E-Type esordì il 15 marzo del 1961 al Salone di Ginevra catturando immediatamente l'attenzione per le linee uniche. Oltre a queste, però, la coupé inglese aveva altre frecce al suo arco: prestazioni, una meccanica sofisticata, sospensioni e freni all’avanguardia che sarebbero rimaste un riferimento per 15 anni e tre serie distinte.

Il primo esemplare preserie mostrato al pubblico aveva carrozzeria coupé, o per meglio dire Fixed Head Coupé (FHC), ma Jaguar aveva già pronta la versione Roadster OTS (Open Two Seater), fatta arrivare a Ginevra in fretta e furia il giorno dopo l'inaugurazione per far fronte alle moltissime richieste della stampa di poter provare la nuova auto.

Il disegno così insolito e originale, con un cofano lungo e dritto e una coda raccolta dal profilo sfuggente era opera di Malcolm Sayer, ma sotto c'erano un telaio e una meccanica molto raffinati, frutto di una lunga evoluzione: contraddistinta dal codice di progetto XKE, la E-Type era infatti erede diretta delle mitiche XK120, XK140 e XK150 nonché delle C-Type e D-Type da competizione, tutte accomunate dal motore XK 6 cilindri in linea bialbero, a sua volta annoverato tra i capolavori del periodo postbellico.

Jaguar E-Type 1961-1975

Nella versione di lancio, la Jaguar E-Type montava la versione da 3,8 litri di cilindrata, messa a punto con 3 carburatori per ben 265 CV di potenza e accoppiata a un cambio manuale a 4 marce. La struttura portante passava invece dal classico telaio a longheroni delle antenate a una moderna monoscocca con telaietto ausiliario anteriore e sospensioni a ruote indipendenti anche al retrotreno, in più c'erano i quattro freni a disco Dunlop, sperimentati con successo in gara alla 24 Ore di Le Mans.

Jaguar E-Type 1961-1975

Le prestazioni della E-Type, che toccava i 240 km/h e accelerava da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi, erano tali da metterla in competizione con Ferrari, Maserati e Aston Martin, rispetto alle quali aveva però il vantaggio di un prezzo sensibilmente inferiore, dal 25% al 40% circa in meno.

Jaguar E-Type 1961-1975
Jaguar E-Type 1961-1975
Jaguar E-Type 1961-1975

Le prime evoluzioni

Jaguar ha prodotto tre serie principali e diverse varianti della E-Type, con vari aggiornamenti anche meccanici. Nel 1964 la cilindrata del motore è stata aumentata a 4,2 litri per avere maggiore coppia (circa il 10%) ed è arrivato ufficialmente il nuovo cambio, sempre a 4 marce ma interamente sincronizzato (in precedenza la prima non lo era), già montato su alcuni esemplari della 3.8.

Nel 1966 è arrivata la versione coupé a 4 posti, definita 2+2 e ottenuta allungando il passo di 23 centimetri, modificando il pavimento e rialzando il profilo del padiglione anche se lo spazio risultava comunque angusto per degli adulti, mentre il coperchio del bagagliaio ha mantenuto la caratteristica apertura laterale.

Jaguar E-Type 1961-1975
Jaguar E-Type 1961-1975
Jaguar E-Type 1961-1975

Nel 1968 è stata presenta la seconda serie, modificata principalmente per accogliere le normative statunitensi (mercato di riferimento) su sicurezza ed emissioni e ridimensionata nella potenza (210 CV) per via dell'alimentazione affidata soli due carburatori. 

Arriva il V12

Nel 1971 è arrivata la terza serie. Tutto nuovo il motore, un 12 cilindri a V da 5,3 litri con 272 CV "battezzato" dalla concept car XJ13 e destinato a un radioso futuro. Grazie a questo, la E-Type ha raggiunto un nuovo livello di performance, degne delle granturismo dell'epoca. La terza serie è stata proposta soltanto con il passo lungo. Nel 1975 la E-Type è uscita di produzione per lasciare il posto alla XJ-S, dopo circa 70.000 unità costruite.

Jaguar E-Type 1961-1975
Jaguar E-Type 1961-1975

Epilogo infinito

Il numero si è tuttavia rivelato in parte provvisorio, perché negli anni ci sono state diverse occasioni in cui la Casa stessa è tornata sul tema. Prima completando alcuni telai della pregiata versione da corsa Lightweight rimasti incompiuti dal '63, seguiti da un prototipo convertito alla propulsione elettrica e utilizzato per il matrimonio tra principe Henry e Meghan Markle.

Jaguar E-Type 1961-1975

Infine, lo scorso marzo, in occasione del 60esimo anniversario, una serie limitata di esemplari da collezione ispirati alle prime originali vetture presentate a Ginevra.

Fotogallery: Jaguar E-Type 1961-1975