Cos’hanno in comune un’auto sportiva, un fuoristrada e una barca da competizione? Sono i tre ingredienti alla base dell’Arosa. No, niente a che vedere con la Seat Arosa, la city car degli anni 2000 cuginetta della Volkswagen Lupo.
Si parla, invece, del primo “hovercraft sportivo di lusso”, un esclusivo veicolo anfibio che sembra uscito da un videogame, ma che invece è tutt'altro che un gioco.
La supercar degli hovercraft
Prima di tutto, cos’è un hovercraft (o “aeroscafo”)? Nella maggior parte dei casi si tratta di un veicolo mosso da una o più eliche e sostenuto da un enorme cuscino d’aria che gli consente di muoversi indistintamente su terra e acqua.
Anche l’Arosa è in grado di muoversi su una varietà diversa di ambienti (anche sabbia o fango) sfruttando proprio un cuscino d’aria nascosto dalla carrozzeria. Secondo la VonMercier, l’azienda che la produce, si tratta dell’hovercraft più manovrabile al mondo. Il veicolo, infatti, sfrutta un sofisticato e brevettato sistema di controllo che consente movimenti rapidi in ogni ambiente.

L’Arosa, però, è anche un'auto. Lo si capisce dal design che ricorda vagamente quello di una roadster, unito allo stile di un piccolo yacht. I due sedili disposti in tandem sono rivestiti in pelle, mentre tante parti del veicolo sono realizzate in fibra di carbonio.
Va ovunque, ma non è omologata
A muovere l’Arosa è un powertrain ibrido composto da un piccolo motore a benzina che genera energia per tre unità elettriche indipendenti collegate a una batteria. I propulsori sono completamente isolati dall’esterno per ridurre le possibilità di danni in caso di utilizzo in acqua.
Il progetto era stato presentato inizialmente nel 2014 sotto il nome di Supercraft, ma solo adesso sta raggiungendo i primi acquirenti. L’incredibile veicolo è in grado di raggiungere i 130 km/h e una velocità di crociera di addirittura oltre 30 nodi nell’utilizzo acquatico. L’autonomia, invece, è di 193 km.

VonMercier programma una produzione di soli 60 esemplari ad un prezzo di partenza di 75 mila dollari (circa 63 mila euro). In fondo, neanche tantissimo per un mezzo che di certo si farebbe notare nella collezione di qualche facoltoso appassionato.
Non è comunque la prima volta che si vede un mezzo di questo tipo: nel 2018 era stata presentata la Yagalet Prototype 2.0, uno strano "Frankenstein" con forme da supercar e un cuscino d'aria.
Resta il problema dell’omologazione visto che, a conti fatti, non si tratta né di una barca né di un’auto. E, in effetti, gli hovercraft non esistono in versione “civile”, dato che sono impiegati esclusivamente in competizioni sportive oppure per operazioni militari o di soccorso. In ogni caso, per qualche collezionista che volesse sorprendere i propri ospiti, nell’attesa dell’auto volante c’è quella per la terra e per il mare.
Fotogallery: VonMercier Arosa, l'hovercraft-supercar
Fonte: VonMercier