Capitombolo Stellantis in Italia e in Francia, i due Paesi di elezione del gruppo multinazionale. In settembre i marchi Stellantis hanno immatricolato nel nostro Paese 57.207 automobili, secondo i dati Unrae, cioè oltre 23.700 in meno rispetto allo stesso mese del 2020, con una flessione del 41,50% più ampia di quella registrata dal mercato (-32,7%). 

Anche in Francia, il gruppo guidato da Carlos Tavares, ha registrato un calo superiore a quello del mercato: -28,1% rispetto al 20,5%. 

Resta comunque positivo in Italia il saldo dei primi 9 mesi: 447.210 immatricolazioni del gennaio-settembre del 2021 contro le 372.256 dello stesso periodo del 2020 (+20,14%).

Pesano pandemia e crisi dei chip

Come per tutto il mercato, a impattare sui numeri negativi di Stellantis sono stati l'onda lunga della pandemia e, soprattutto, la crisi dei chip che sta riducendo agli sgoccioli la capacità produttiva dellle Case e, di conseguenza, le consegne.

Tra i marchi di Stellantis - in Italia e nel mese di settembre - emerge la flessione di Alfa Romeo, scesa sotto le mille unità (-54,73%), seguita da Peugeot con vendite praticamente dimezzate (-49,94%) e da Citroën (-44,58%). Il dato percentualmente migliore, anche se negativo, è quello di DS (-15,23%) che però conta su una base numerica ridotta (meno di 500 vetture). 

Fiat, che con 13.169 auto immatricolate resta ampiamente il marchio più venduto in Italia, ha comunque dovuto registrare una flessione del 43,21%, che corrisponde esattamente a una perdita di 10 mila vetture.

La quota di mercato scende di quasi 5 punti

In settembre la quota di mercato di Stellantis in Italia è scesa dal 36,59% al 31,82% (-4,77 punti percentuali), mentre nel complesso dei nove mesi si conferma stabile poco oltre il 38%.

Stellantis, non è il gruppo che ha perso di più tra quelli che hanno un peso significativo sul mercato: peggio ancora ha fatto Ford (-45,10%).

Nella clasdsifica per brand non manca qualche sparuto segno meno, ma al di là delle prevedibili performance positive di Ferrari (+29,65%), Lamborghini (+50%) e Tesla (+49,98%), spicca il +61,15% di DR Motors, anche questo dato però si basa su un volume complessivo inferiore alle mille unità.