Chissà come avrebbe giudicato Sergio Marchionne la fusione tra FCA e PSA e la conseguente nascita di Stellantis, quarto gruppo automobilisti mondiale con nel paniere 20 brand. Forse avrebbe pensato un classico "Ve l'avevo detto", lui che anni fa aveva parlato della necessità per i costruttori di creare alleanze, che avrebbero portato a 6 super gruppi mondiali.

Non lo sapremo mai, ma sappiamo che è a lui che si deve la nascita di FCA con la imprevedibile scalata a Chrysler da parte di Fiat (era il 2008, quando la crisi economica colpì prima di tutti gli Stati Uniti). Una delle tante mosse del tanto amato e odiato manager che ha salvato il Lingotto dal fallimento, e che sarà protagonista di un documentario a lui dedicato.

Odi et amo

"Sergio Marchionne" è il titolo del documentario firmato da Francesco Miccichè e prodotto da Mario Rossini per Red Film, assieme a Rai Documentari e Luce Cinecittà, in onda il 17 dicembre in prima serata su Rai3 con proiezione in anteprima programmata per il 15 dicembre alle 10.45 presso la Casa del cinema di Roma.

Un'opera nata grazie a una ricca raccolta di contributi audiovisivi provenienti, tra gli altri, da Rai Teche, Istituto Luce- Cinecittà, CSC e gli archivi privati di Stellantis, cui il regista ha avuto accesso esclusivo. Si traccia così un ritratto di quello che è stato uno dei più importanti manager italiani, capace di cambiare la più importante industria italiana.

La sinossi

Nella scheda ufficiale si legge come il documentario dedicato a Sergio Marchionne "cerca di trovare risposta nelle tappe principali della vita del manager: l’infanzia in Abruzzo e l’emigrazione in Canada; la ribellione giovanile e gli inizi come dirigente; il periodo da underdog, la consacrazione, le sue partite principali, giocate alle pari con i maggiori manager mondiali; la venerazione ricevuta negli Usa e la diffidenza da parte della sua nazione d’origine. Infine, il triste epilogo con l’improvvisa scomparsa".

Un ritratto sulla vita pubblica ma non solo: nell'opera di Miccichè infatti si parlerà anche della sfera privata "le convinzioni, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo che aveva fatto della riservatezza un cavallo di battaglia".