I prezzi delle auto tedesche potrebbero crescere nel prossimo futuro. A sostenerlo è una ricerca dell’istituto di economia IFO di Monaco di Baviera che, sostanzialmente, evidenzia il rapporto di domanda e offerta nel settore dell’auto. Con un’offerta di modelli ancora bassa a causa della crisi dei chip e un’elevata richiesta dei clienti, le conseguenze sui listini sembrano inevitabili.
La crisi innescata dalla pandemia
È ormai da un anno e mezzo che le Case devono far fronte ad enormi problemi nell’approvvigionamento di semiconduttori, i quali sono essenziali per far funzionare motori, sistemi di sicurezza ed elettronica di bordo.
A seguito della forte ripresa della domanda dopo i lockdown mondiali nel 2020, i produttori di chip hanno dato priorità alle aziende di elettronica di consumo e a pagarne il carissimo prezzo (in tutti i sensi) è stato il mondo dell’auto con tempi di consegna dilatatissimi e quotazioni alle stelle.
A peggiorare la situazione, nel 2021 si è aggiunta la stangata dei costi delle materie prime. Alluminio e litio sono tra i materiali che sono cresciuti di più in termini di valore e, anche se secondo gli esperti l’aumento sarà solo temporaneo, ciò si ripercuoterà sui prezzi finali delle vetture.
Auto nuove e auto usate senza sconti
Il problema delle auto “care” non è isolato. A fare i conti con l’inflazione è praticamente ogni settore di beni e servizi in Europa. Rispetto ad un anno fa, l’inflazione media nel Vecchio Continente è del 5,1% (secondo i dati elaborati da Eurostat), con un picco del 28,6% per l’energia, un’altra variabile fondamentale nell’equazione quando si parla di produzione di auto.
Chi desidera acquistare un nuovo modello, insomma, deve far fronte ad una situazione sicuramente non semplice. Se non sono i listini ufficiali ad aumentare, sono i concessionari che (sempre per le leggi di mercato) riducono al massimo gli sconti sui modelli. E le auto usate? Anche qui non si sfugge, con valutazioni che sono cresciute (seppur in modo contenuto) per tantissimi modelli.
A questo punto, non resta che attendere la fine della crisi dei chip che, per gli esperti, potrebbe arrivare entro il 2022.
Fonte: Automotive News Europe