Di questi tempi c’è chi considera benzina e gasolio come autentiche merci di valore. L’aumento dei prezzi alla pompa sta cambiando le abitudini di tanti automobilisti, tra chi sceglie di utilizzare meno l’auto e chi s’ingegna per abbassare i consumi.

C’è, però, chi prova a sfruttare questa situazione a suo vantaggio. Così, negli USA un gruppo di ladri ha saccheggiato un distributore riuscendo a rubare quasi 3.800 litri di gasolio.

Un colpo ben studiato

Jerry Thayil, il proprietario della stazione di servizio Fuqua Express di Houston, in Texas, si è accorto che qualcosa non andava osservando una discrepanza tra i pagamenti e il carburante erogato. Attraverso le telecamere, Thayil ha notato una Chrysler Town & Country (conosciuta dalle nostre parti come Voyager) parcheggiata esattamente sopra il chiusino che dà accesso al pozzo del distributore.

La monovolume ha ripetuto l’azione per tre giorni consecutivi impiegando ogni volta circa 15-20 minuti. Una volta notata nuovamente l’auto, il proprietario ha avvertito la polizia riuscendo a fermare un nuovo tentativo di furto.

È probabile che i ladri abbiano prelevato il diesel attraverso una botola nascosta nel pianale della Chrysler. In qualche modo sono riusciti ad entrare nel pozzo e a pompare il carburante direttamente in alcuni barili posizionati nella monovolume. A fare da “palo” sembra che ci fosse anche una Porsche Cayenne in sosta a poca distanza dalla Chrysler.

In totale, i ladri avrebbero rubato oltre 1.300 litri al giorno per un bottino totale di più di 5.000 dollari (circa 4.500 euro).

Prezzi alle stelle anche negli USA

Anche negli Stati Uniti la crisi ucraina ha fatto lievitare i prezzi dei carburanti. I costi rimangono senza dubbio più gestibili rispetto all’Europa (e all’Italia, il secondo Paese europeo in cui benzina e gasolio costano di più) dato che la media nazionale del gasolio è intorno a 5,25 dollari al gallone, ossia circa 1,26 euro al litro.

Noi europei, probabilmente, firmeremo subito per avere prezzi del genere tutto l’anno, ma negli USA si è comunque trattato di un aumento del 22% rispetto alle settimane precedenti. Ecco perché sono aumentati i casi di “assalti” alle stazioni di rifornimento, come quello documentato nel video che vi abbiamo proposto.