A vedere la gamma Fiat oggi, concentrata su modelli di grandi volumi, può venire un po' di nostalgia. Senza tornare indietro fino agli Anni '60, infatti, molti di noi ricordano tempi relativamente recenti in cui il marchio torinese era presente anche in diversi segmenti considerati di nicchia, come quello delle spider e delle cabriolet.

A metà Anni '90, ad esempio, nel listino del marchio di Mirafiori comparivano sia la Barchetta a 2 posti che la Punto Cabrio, realizzata sulla base della prima generazione della fortunata utilitaria.

La mano di Giugiaro, la firma di Bertone

In quel periodo Fiat aveva un centro stile interno già molto prolifico che non lavorava soltanto per i modelli di grande serie, come ha poi dimostrato proprio la Barchetta del '95, disegnata interamente "in casa" sebbene con produzione affidata alla carrozzeria Maggiora.

Per la Punto, come per la Uno prima di lei, la Casa si è invece avvalsa della collaborazione dell'Italdesign di Giugiaro, che ha curato anche il progetto della Cabrio uscita nello stesso anno, il 1993. 

Tuttavia, la scoperta è stata commercializzata con il logo di Bertone sul parafango anteriore in quanto a quest'ultima sono state affidate sia la realizzazione delle parti specifiche sia l'assemblaggio finale, continuando una tradizione che aveva alle spalle altre decapottabili di successo come la 850 Spider e la Ritmo Cabrio.

Fiat Punto Cabrio S, dinamica
Fiat Punto Cabrio S, dinamica

Il modello di per sé appariva semplice e gradevole: la parte anteriore e le portiere erano del tutto simili a quelle della berlina 3p, salvo l'assenza delle cornici, anche perché la scocca era stata progettata prevedendo già questa variante e facilitando quindi l'aggiunta dei rinforzi al parabrezza e al pianale necessari a tutte le cabrio.

Fiat Punto Cabrio ELX
Fiat Punto Cabrio ELX

Dove differiva in modo sostanziale era nella parte posteriore, completamente ridisegnata e dotata di grandi fanali a sviluppo orizzontale e arrotondati. Non avrebbe potuto essere altrimenti visto che la Punto base aveva le luci posteriori inserite nei montanti. Il vano di carico era accessibile tramite un corto bauletto, mentre la capote in tessuto ad azionamento elettrico una volta ripiegata si adagiava sulla carrozzeria, protetta da una copertura morbida rimovibile.

Fiat Punto Cabrio ELX con capote alzata
Fiat Punto Cabrio ELX con capote alzata

Due motori, due allestimenti

Molto semplice era anche la gamma: la Punto Cabrio era disponibile in due varianti: una abbinava il motore Fire da 1,2 litri (1.242 cc per l'esattezza) con iniezione single point e 58 CV della Punto 60 all'allestimento S, che aveva cerchi in acciaio e una dotazione un po' più essenziale, mentre la ELX offriva il 1.6  "90" sempre a 2 valvole da 88 CV e accessori aggiuntivi tra cui i cerchi in lega, i fendinebbia. Nel '96, il 1.6 ha lasciato il posto al 1.2 16V da 86 CV siglato "85".

fFiat Punto Cabrio S e ELX
Fiat Punto Cabrio S e ELX

Ben accolta all'inizio della sua carriera, la Fiat Punto Cabrio è durata quanto la prima serie della Punto normale, vale a dire fino al 1999, e non è stata riproposta con le generazioni successive, tanto che dopo l'uscita di scena della Barchetta nel 2000 non ci sono state altre Fiat scoperte fino all'arrivo della 500C (tecnicamente una "berlina trasformabile" secondo le definizioni classiche) quasi 10 anni più tardi.

Fiat Punto Cabrio S
Fiat Punto Cabrio S

Al lancio, nel '93, i prezzi di listino andavano dai 23,6 ai 27,6 milioni di lire, circa 5 milioni in più rispetto alla Punto 3p con motorizzazione analoga. Oggi, una Punto Cabrio in buone condizioni è valutata tra i 3.000 e i 5.000 euro

Fotogallery: Fiat Punto Cabrio, 1993-1999