La politica si muove per una nuova e sempre più indispensabile proroga al taglio delle accise sui carburanti. Argomento caldissimo in vista di un’estate che promette temperature altrettanto elevate. Perciò, all’interno dei Palazzi, qualcuno ipotizza un intervento ad hoc del Governo, con un decreto legge che comincia già a essere battezzato “Aiuti 2”.
Il testo potrebbe essere concepito non solo per continuare ad alleggerire la tassazione su benzina, diesel e Gpl, ma anche per intervenire di nuovo sulle bollette di luce e gas. In questo senso, uno snodo fondamentale sarà l’aggiornamento trimestrale delle tariffe da parte di Arera, che fornirà la base per capire come muoversi. In ogni caso, le prossime settimane saranno decisive, perché l'attuale sforbiciata sui carburanti scade l'8 luglio. Bisogna fare presto, il Governo lo sa bene.
Fare presto
Una conferma sui lavori in corso arriva anche da Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia, che in un’intervista ad Avvenire dichiara: “A luglio scadono gli sconti sulla benzina e sulle bollette e il Governo sta lavorando a un nuovo intervento”.
Nel frattempo, anche il Parlamento mostra la sua preoccupazione contro un caro carburanti fuori controllo. Proprio in queste ore, è all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze alla Camera il Ddl di conversione del primo (e attualmente unico) decreto Aiuti, da approvare anche in Senato entro il 16 luglio: termine però incompatibile con l’urgenza di intervenire entro giorno 8 dello stesso mese. Ecco perché Palazzo Chigi si è messo in moto per l’Aiuti 2.

Sono comunque centinaia gli emendamenti segnalati dai partiti. Su tutti, però, due quelli di interesse per gli automobilisti, anche se, come detto, potrebbero essere scavalcati da un intervento diretto del Governo. Si tratta di una proposta per un tetto ai prezzi di benzina e diesel e di un’altra per prorogare l’attuale riduzione delle accise.
Limite massimo
Presentata dai deputati Fragomeli e altri del Partito democratico, la prima aveva già fatto notizia nei giorni scorsi e suggerisce una sorta di price cap da applicare ai carburanti per un periodo di due mesi. Qui sotto, il testo integrale dell’emendamento:
“Dopo l’articolo 1, aggiungere il seguente:
Articolo 1-bis
(Disposizioni per il contenimento dei prezzi dei carburanti)
1. In ragione degli eccezionali aumenti dei prezzi dei carburanti, con decreto del Presidente del consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, è definito, per i successivi sessanta giorni, un prezzo massimo per la vendita dei carburanti, secondo modalità e criteri definiti con decreto del Ministro della transizione ecologica da emanare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.

Altri due mesi
Porta invece la firma dei parlamentari Angiola, Ruffino e Napoli (gruppo Misto) la proposta di allungare l’orizzonte temporale del taglio delle accise su benzina e diesel. La fine dello sconto sui carburanti arriverebbe così all’8 settembre. La misura verrebbe finanziata con un tesoretto di 5 miliardi di euro, frutto della tassazione sugli extraprofitti.
“Dopo l’articolo, inserire il seguente:
Art. 3-bis
(Proroga della riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante)
1. All’articolo 1-bis del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 apportare le seguenti modificazioni:
a) ovunque ricorra, la parola “8 luglio” è sostituita dalla seguente: “8 settembre”
b) al comma 1, lettera a), numero a), sostituire la parola “478,40” con la seguente: “239,20”.2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 5 miliardi di euro per l’anno 2022, si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 58 del presente decreto”.
Conseguentemente:
all’articolo 55, comma 1, lettera b), sostituire le parole “nella misura del 25 per cento” con le seguenti: “nella misura del 38 per cento”;
all’articolo 58, comma 4, apportare le seguenti modifiche:
a) al primo periodo, dopo il numero “5” è inserito il seguente: “3-bis”;
b) alla lettera c), sostituire le parole “6.508 milioni di euro per l’anno 2022” con le seguenti: “11.508 milioni di euro per l’anno 2022”.
Ancora in salita
Un nuovo intervento sulle accise era già finito tra i piani del Governo, con le voci che parlavano di un finanziamento di quasi 1 miliardo al mese per almeno tre mesi, o forse fino alla fine dell’anno. Una mossa necessaria, visto che benzina e diesel aumentano anche oggi, con i prezzi raccomandati che salgono di 2-3 centesimi al litro, mentre il petrolio non accenna a tornare su livelli normali: il Brent – riferimento europeo – viaggia sui 118-119 dollari al barile.
Prezzi medi rilevati da Quotidiano Energia al 16 giugno 2022
Tipo rifornimento | Benzina (€/litro) | Diesel (€/litro) |
Self service | 2,061 | 1,994 |
Servito | 2,188 | 2,128 |