Giorno dopo giorno, continuano i rialzi sulla rete carburanti italiana. E anche oggi non fa eccezione: arrivano a 2 centesimi al litro i rincari dei prezzi raccomandati per la benzina; addirittura a 3 centesimi/litro per il diesel.

Una galoppata che si riflette poi sulla media dei prezzi alla pompa, sia della verde che del gasolio. In leggera discesa invece oggi le quotazioni internazionali del petrolio. Ma a muoversi non sono solo carburanti e greggio, perché anche la politica prova a darsi di nuovo da fare per contenere gli aumenti.

Il tetto e la proroga

Sono due le idee sui tavoli di Parlamento e Governo. La più recente è quella di fissare un tetto massimo ai prezzi di benzina e diesel. La proposta ha fatto capolino nel Ddl di conversione del decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio e da convertire in legge entro il 16 luglio.

A lanciarla è stato il Partito democratico, con un emendamento presentato in commissioni Bilancio e Finanze. Il testo prevede che il ministro della Transizione ecologica, di concerto con l’omologo dello Sviluppo economico, debba adottare un Dpcm che definisca:

“per i successivi sessanta giorni, un prezzo massimo per la vendita dei carburanti, secondo modalità e criteri definiti con decreto del Ministro della transizione ecologica da emanare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.

L’altra, ancora in fase di valutazione, è di prorogare ulteriormente il decreto taglia accise, che scadrà l’8 luglio, per allungarne l’orizzonte temporale di altri tre mesi, o forse addirittura fino alla fine dell’anno. La cifra messa sul piatto arriverebbe a quasi un miliardo di euro al mese.

Woman pumping petrol at fuel station into car

Viaggio in Europa

Superando i confini nazionali, una notizia positiva per frenare i prezzi potrebbe arrivare dall’Arabia Saudita, dove il colosso petrolifero Saudi Aramco ha comunicato a diverse raffinerie asiatiche, soprattutto cinesi, che a luglio consegnerà meno petrolio di quanto inizialmente concordato, per effetto della frenata dei consumi dovuta alla recrudescenza dei contagi da Covid-19.

È anche per questo motivo, con un possibile raffreddamento della sete del Dragone, che oggi le quotazioni del greggio sono in leggera discesa, con il Brent – riferimento europeo – a 119-120 dollari al barile e il Wti – riferimento americano – a 118-119 $/b.

Secondo alcuni osservatori, questa situazione potrebbe portare a convogliare più greggio saudita verso l'Europa, alle prese con i preparativi per l'annunciato stop agli approvvigionamenti dalla Russia. Resta tutto da verificare però. Intanto, un minimo di sollievo potrebbe anche arrivare dall'aumento superiore a quanto ipotizzato inizialmente delle estrazioni dei Paesi Opec.

Dramatic sky over two oil pumpjacks in rural Alberta Canada

I prezzi alla pompa

Vediamo quindi infine i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico.

Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 2,043 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 2,038 e 2,069 euro/litro (media no logo a 2,026 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,972 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,966 e 1,987 euro/litro (no logo a 1,960 euro/litro).

Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 2,167 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 2,167 e 2,246 euro/litro (no logo 2,073). La media del diesel è arrivata invece a 2,102 euro/litro, con i singoli player tra 2,057 e 2,179 euro/litro (no logo 2,008).

Il Gpl si muove infine tra 0,835 e 0,850 euro/litro (no logo 0,821), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,704 e 1,891 euro/kg (no logo 1,757).

Prezzi benzina e diesel al 13 giugno 2022

Tipo rifornimento Benzina (€/litro) Diesel (€/litro)
Self service 2,043 1,972
Servito 2,167 2,102