Herbert Diess, ceo del gruppo Volkswagen, teme che non si stia agendo abbastanza in fretta per sostituire il gas russo, con la conseguenza che un eventuale stop agli approvvigionamenti da Mosca avrebbe conseguenze molto rilevanti sulla filiera automobilistica. Per questo motivo, avverte, all'evenienza VW terrà aperta la possibilità di far funzionare le proprie centrali elettriche a carbone anziché a gas.
Il top manager, che ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista tenuta durante il Qatar Economic Forum di Doha, ha spiegato inoltre che per quanto siano stati compiuti progressi nell’approvvigionamento di gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Stati Uniti e da altre nazioni, la costruzione delle infrastrutture necessarie per rendersi indipendenti da Mosca non potrà essere immediata.
L'importante è correre
“Nel lungo termine - ha detto Diess ad Anna Edwards di Bloomberg Television – sono sicuro che diventeremo indipendenti dal gas russo, ma per ora, probabilmente, non stiamo andando abbastanza veloci”.

E in questo momento storico, Diess è ossessionato dalla velocità. Lo ha detto più volte e lo ha dimostrato con i fatti. Ci si riferisce, ad esempio, alla profonda ristrutturazione della fabbrica di Wolfsburg, che diventerà un sito produttivo all’avanguardia per le future auto elettriche.
Non si può rischiare
Il fatto è, ha detto Diess, che già la produzione automobilistica mondiale ha subito un forte rallentamento dovuto alla crisi dei chip e alla carenza delle materie prime. Se a questo si aggiungessero anche altri ritardi a causa della difficoltà nel reperire energia la crisi si acuirebbe ulteriormente.
“Al momento non vediamo diminuire la domanda – ha spiegato il numero uno Volkswagen – ma in futuro i clienti potrebbero cambiare atteggiamento. L’attesa per un’auto elettrica del gruppo ad oggi è di circa un anno, non possiamo permetterci di andare oltre”.
Anche perché, non è un segreto, l’idea a Wolfsburg è quella di superare Tesla nella classifica di vendite di auto elettriche entro il 2025 e per farlo si punterà sulla più ampia gamma a zero emissioni del mercato e lo sforzo produttivo richiesto sarà notevole.