L'anno scorso gli italiani hanno speso 28,6 miliardi di euro per provvedere ai costi di mantenimento "extra" dell'auto, fra tagliandi, revisioni e guasti da sistemare. I dati emergono da uno studio realizzato dall'Osservatorio Autopromotec, che stima una crescita nelle spese del +5,8% rispetto al 2020, anno di piena pandemia.

Ricrescita, ma "indietro di sette anni"

Il 2021 quindi segna di nuovo una percentuale di crescita nelle spese per la manutenzione dell'auto, ma è ancora ben lontana dalle cifre segnate negli anni immediatamente precedenti al 2020.

ANNO SPESA (MILIONI DI EURO) VAR.% SU ANNO PRECEDENTE
2012 26.919 -10.5%
2013 26.630 -1.1%
2014 27.136 +1.9%
2015 28.428 +4.8%
2016 29.539 +3.9%
2017 30.949 +4.8%
2018 32.108 +3.7%
2019 33.409 +4.1%
2020 27.102 -23.3%
2021 28.667 +5.8%

Dalla tabella qui sopra si nota come il 2012 registrò una spesa pari a 26,9 miliardi di euro, che in realtà fu una flessione del -10,5% rispetto al 2011. E il 2013 ancora scese leggermente, con un -1,1% per 26,6 miliardi di euro.

Dal 2014 però la spesa per manutenzione e riparazioni auto iniziò a risalire, partendo da 27,1 miliardi di euro e arrivando ad un picco di 33,4 miliardi di euro nel 2019.

Potenzialmente sarebbe potuto crescere ulteriormente anno dopo anno, se non ci fosse stato il Covid-19 a letteralmente "fermare il mondo": il 2020 infatti segna una flessione corposa, con 27,1 miliardi di euro (fra l'altro, valore identico alla "normalità" del 2013) e un -23,3% rispetto all'anno precedente.

In ogni caso, nonostante la ricrescita post-lockdown, il 2021 lascia comunque una certa preoccupazione: i suoi 28,6 miliardi di euro spesi pareggiano con il 2015, sostanzialmente portando l'intero settore auto nella mobilità privata "indietro" di sette anni.

Va poi anche tenuto conto che nel 2021 i prezzi dei servizi di assistenza alle auto sono cresciuti dell'1,4% su base annua, a fronte di un lievissimo aumento del parco circolante di auto (+0,3%) e di un incremento del 4% delle attività di officina.