Forse l'ultima novità Volkswagen presentata da Herbert Diess: ecco come potrebbe essere ricordato "The Wanderer", futuristica tiny house completamente elettrica comparsa nella pagina Instagram del prossimo "ex" CEO del Gruppo Volkswagen. Un concept che sembra uscito da un qualche episodio di una serie TV di fantascienza, con forme essenziali e un interno da navicella spaziale.

Non una "semplice" roulotte quindi, ma l'interpretazione della moda delle Tiny House del colosso tedesco, chissà se destinato a rimanere un affascinante render o ad ampliare ulteriormente gli orizzonti di Wolfsburg, con quelle "soluzioni di mobilità" più volte promesse da quella che sarà la prossima tappa di Volkswagen e di numerosi altri Gruppi automobilistici mondiali.

Fine decennio?

Secondo le ricostruzioni "The Wanderer" (il vagabondo in tedesco) rientra nell'ambito del piano industriale "New Auto", presentato lo scorso anno, attreverso il quale Volkswagen punta a diventare leader indiscusso nel campo dell'elettrico. Ora che Diess - innamorato del progetto - si appresta a dire "addio" a Wolfsburg però le cose potrebbero cambiare e la casa tecnologica potrebbe finire in un qualche cassetto.

Nata all'interno del dipartimento di ricerca del Gruppo, The Wanderer è descritta come "una casa su ruote comoda e compatta che vi porta nei luoghi più incantevoli in modo autonomo, sicuro, confortevole e con stile", ha dichiarato Diess. Una tiny house per vivere un anno (o più) su ruote, non solo per weekend o brevi vacanze.

Forma e funzione

Un progetto che ha suscitato la curiosità di Business Insider, interessata ad approfondire il discorso con una chiacchierata con Klaus Zyciora, a capo del design del Gruppo Volkswagen. Il quale ha esordito con la frase "Le nuove tecnologie non sono riconoscibili come tali se il loro design si basa troppo su vecchi schemi". Tradotto: se sembra vecchio dall'esterno, la gente non penserà che ci sia qualcosa di nuovo all'interno.

Il tutto però senza esagerare, seguendo l'esempio di Apple: togliere ciò che è superfluo, curando in maniera maniacale il design dei loro prodotti e dell'interfaccia utente. Ma non solo: Zyciora ha citato ancora una volta Apple e il suo design definito olistico "Dai Mac agli iPad all'Apple Watch, tutti i dispositivi con il logo della mela, le loro confezioni, persino i banchi nei negozi generano un valore di riconoscimento fortissimo grazie al loro aspetto. E questo poi si riversa pesantemente sul marchio".

Non solo creare prodotti nuovi dunque, ma dare loro forme innovative che non richiamino nulla del passato, dando vita a un nuovo linguaggio stilistico che rifletta la natura profondamente tecnologica del prodotto. Che si tratti di un'auto o di una casa su ruote.

Una casa che chiamare "roulotte" non le rende giustizia. Ci sono per esempio le ruote carenate, per diminuire la resistenza aerodinamica e a richiamare la Volkswagen XL1, l'originale auto voluta da Piech nel 2011 e capace di percorrere 100 km bruciando appena un litro di benzina.

Ci sono poi ampie vetrature, in netto contrasto con gli oblò delle roulotte che tutti conosciamo. Ma anche la capacità di essere 100% indipendente dal punto di vista energetico, senza doversi quindi attaccare alle colonnine dei campeggi. Supponiamo che il tetto sia tappezzato di pannelli solari, visto che di specifiche tecniche non ne sono state pubblicate. E c'è poi la capacità di aumentare la superficie interna grazie alla possibilità semplicemente premendo un pulsante.

Evitare l'effetto Nokia

"La filosofia di design completamente diversa della famiglia ID funziona dentro e fuori come un acceleratore della trasformazione che ci siamo impegnati a realizzare in Volkswagen" ha continuato Zyciora. "Nelle aziende che vogliono avere successo a lungo termine, il design sta guadagnando importanza, perché altrimenti un giorno potrebbero essere minacciate dal 'momento Nokia"'.

Il riferimento è all'azienda finlandese, per anni leader indiscussa nel settore della telefonia mobile, ma incapace di adattarsi rapidamente alla rivoluzione degli smartphone. Risultato: quanti di voi hanno telefoni Nokia in tasca? Ecco.