L'auto è il secondo acquisto più importante nella vita di una persona e, in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, la certezza di poter toccare con mano ciò che si vuole comprare deve essere rimasta instillata nella mente degli italiani. Così sembrerebbe analizzando l'analisi condotta da Areté che sottolinea come il 95% degli italiani preferisce avviare e concludere una trattativa in concessionaria.

Acquisto stile Amazon bocciato

L'analisi - per certi versi - contraddice l'immaginario comune secondo cui le concessionarie sarebbero entrate in crisi nel breve-medio periodo, in favore di una sempre più imperante digitalizzazione dei processi di acquisto, con tanto di consegna a domicilio.

Lo scenario fotografato, infatti, ha stabilito che sei italiani su dieci preferiscano procedere all'acquisto tra le mura del concessionario; ulteriori tre su dieci possano valutare la consulenza tramite canali digitali per poi però concludere la compravendita in autosalone.

Concessionaria auto

Insomma, l'acquisto in "stile Amazon" (o Tesla, a ben vedere) viene praticamente bocciato, con solo il 5% che si definisce pronto in tal senso. Una percentuale che in quest'ultimo caso, tuttavia, sale fino al 16% se si parla di acquirenti con un'età inferiore ai 30 anni.

Ed è qui che - a ben vedere - si può mettere meglio a fuoco l'identikit medio del compratore italiano, meno attratto dalla imperante digitalizzazione e, soprattutto, spaventato dall'idea di non poter effettuare una prova prima della scelta definitiva. Un fattore, quest'ultimo, sottolineato dal 73% delle persone intervistate.

L'acquisto in concessionaria, dunque, viene ancora visto come una "coperta di Linus", più sicura e affidabile, anche se la consulenza digitale viene apprezzata per la comodità e alla contemporanea gestione da remoto.

Trattativa faccia a faccia

Se l'acquisto online viene bocciato, la trattativa... anche. In una fase pandemica dove l'utilizzo di strumenti di video conferenza è divenuto la normalità, l'acquisto di una vettura fa eccezione.

Complessivamente solo il 13% degli intervistati preferisce condurre la trattativa in forma virtuale (9%) o telefonica (4%). Insomma, serve "guardarsi negli occhi" con il compratore e tra le mura del salone.

"Lo studio testimonia come il processo di acquisto totalmente digitale non decolla tra i potenziali acquirenti di auto che lo trovano complicato e, inoltre, non consente il test drive della vettura, ritenuto un momento fondamentale. Tuttavia, è importante notare che dal processo online gli italiani si aspettano un prezzo più accessibile e trasparente", commenta il Presidente di Areté, Massimo Ghenzer.