Doveste provare (non fatelo!) ad aprire uno dei vostri smartphone Android, sotto la scocca avreste altissime probabilità di trovare un processore Snapdragon, punta di diamante della produzione di Qualcomm. In futuro, doveste provare a smontare pannelli e monitor delle vostre auto (ancora una volta no, non fatelo) potrebbe accedere la stessa cosa.

Il colosso statunitense sta infatti diventando sempre più centrale per numerose Case auto e con il recente accordo firmato con Mercedes ha raggiunto un valore pari a 30 miliardi di dollari per i progetti legati al progetto Snapdragon. Cifra monstre che riflette gli sforzi di Qualcomm per diventare una presenza centrale nel settore automobilistico, dove tra sistemi di infotainment e guida autonoma la "fame" di processori e tecnologie è sempre più forte.

Sistema multifunzione

Alla base dell'accordo c'è lo Snapdragon Digital Chassis, un insieme di piattaforme aperte e scalabili per connettività, infotainment, strumentazione e sistemi di assistenza alla guida, pronti a sbarcare bordo non solo delle Mercedes del futuro ma anche su modelli firmati BMW, Ferrari, Hyundai, Renault, Stellantis, Gruppo Volkswagen e Volvo.

Hardware e non solo: poco tempo fa infatti Qualcomm ha annunciato la partnership con Red Hat, società specializzata in sviluppo software open source, con lo scopo di sviluppare sistemi operativi basati su Linux da "far girare" proprio su Snapdragon Digital Chassis. L'obiettivo del colosso statunitense è quello di lanciare le prime applicazioni del sistema nella seconda metà del 2023.

Punta invece al 2025 Nvidia con il suo nuovo processore Thor, presentato la scorsa settimana, che si presenta come unico centro di controllo e comando per le auto del futuro. A differenza di quanto avviene oggi, dove differenti processori svolgono ognuno un compito differente, il nuovo hardware californiano - in grado di svolgere numerose funzioni contemporaneamente - gestirà ogni aspetto tecnologico dell'auto, dalla strumentazione digitale ai sistemi di guida assistita e autonoma.

Anche in questo caso l'hardware viaggia a braccetto con un software dedicato, battezzato DRIVE Concierge, anch'esso in grado di svolgere funzioni differenti, dalle funzioni di intrattenimento per i passeggeri alla gestione di situazioni di guida, come parcheggio e così via.

Processori sempre più potenti in grado di lavorare da soli, così da diminuire la complessità all'internod dei sistemi di gestione dell'auto.

Interdipendenza

Se quindi, come abbiamo sottolineato più volte, i big della tecnologia (Silicon Valley e non solo) sono ormai vitali per l'auto di oggi e di domani, anche il mondo della mobilità sta diventando un partner fondamentale per la crescita delle aziende hi-tech. Commesse sempre più corpose a rimpolparne le casse e che potrebbero, il condizionale è d'obbligo, mettere le Case auto in una posizione di maggior rilevanza rispetto al passato.

Se infatti nella crisi dei chip di costruttori auto sono stati messi in secondo piano rispetto a produttori di smartphone, computer e via dicendo, la loro sempre maggior rilevanza per le aziende produttrici di semiconduttori potrebbe far scalare loro le "classifiche" di priorità.