Quando si dice i casi della vita: ci avete mai fatto caso che Neutral è l'anagramma di Renault? Probabilmente Louis Renault, fondatore della Casa, non ci avrà mai pensato e come lui anche i vari uomini che nei decenni si sono succeduti alla guida della Losanga. In un periodo come quello attuale però la neutralità è un aspetto fondamentale per ogni azienda del Pianeta, perché quindi non unire un fortunato gioco di parole a un concetto cardine per il futuro dell'auto?

Così ha fatto Renault che ha presentato oggi "The Future is Neutral", nuova entità interna al Gruppo il cui obiettivo sarà quello di concentrarsi sull'economia circolare, concetto ormai sempre più caro a molti colossi dell'automotive.

A 360°

Il presupposto illustrato da Luca De Meo, presidente di Renault, è semplice: c'è scarsità di risorse e il mondo dell'auto ne ha fame. Basta pensare al fatto che l'85% di Rodio e Palladio, il 40% di platino e di litio e il 24% di cobalto estratti sono dedicati all'automotive. Considerando poi l'inflazione i prezzi sono già saliti e rischiano di farlo ancora. Per non parlare poi dell'impatto ambientale.

Proprio qui si posizione The Future is Neutral, nel riciclare e riutilizzare le diverse materie prime per dare vita a nuove auto, aumentando così la percentuale - attualmente al 30% - di materiali riciclati (provenienti da vari settori industriali) utilizzati per le auto nuove.

Pensare che ogni anno in Europa oltre 11 milioni di veicoli, composti per circa l'85% da materiali riciclabili, giungono a fine vita e gran parte del materiale riciclabile vita viene recuperato per altre applicazioni industriali (metallurgia, edilizia, ecc.).

L'obiettivo di The Future Is Neutral è quello di mantenere il valore di parti e materiali il più a lungo possibile e di consentire all'industria di raggiungere una percentuale molto più elevata di materiali automobilistici riciclati nella produzione di nuovi veicoli.

L'auto diventa quindi essa stessa materia prima per creare nuove auto, passando per fabbriche specializzate come la refactory francese di Flins, alla quale seguirà quella di Segovia.

Una filosofia, quella dell'economia circolare, che vede Renault già attiva da tempo: Il Gruppo infatti è stato protagonista del riciclo di 14 milioni di tonnellate di acciaio provenienti da scarti di produzione, quanto consumato dall'intera industria automobilistica europea nello scorso anno. 

Neutralità per crescere

Economia circolare per creare valore nei prodotti e nell'azienda: secondo le stime infatti nel 2030 il fatturato del settore per Renault varrà 2,3 miliardi di euro, crescita più che triplicata rispetto ai 750 milioni di euro registrati nel 2021.

Per accelerare il proprio sviluppo The Future Is Neutral aprirà una piccola parte del proprio capitale a investitori esterni, così da cofinanziare investimenti per circa 500 milioni di euro fino al 2030.