"È semplicemente pazzesco!". È ciò che ho esclamato non appena ho fermato la macchina e mi sono sfilato il visore VR. Un po’ stordito, con un piccolissimo accenno di nausea, lo ammetto – non ho mai retto i simulatori di realtà virtuale – ma, soprattutto, esaltato e incantato.

Partiamo dall’inizio. BMW mi ha invitato a provare una nuova tecnologia di realtà virtuale al quale sta lavorando insieme agli sviluppatori di Epic Games, software house che, tra gli altri videogiochi, ha creato anche Fortnite.

Sfruttando l’Unreal Engine, motore grafico che ha bisogno di ben poche presentazioni tra chi mastica di videogames, gli ingegneri sono riusciti a trasformare uno spiazzo vuoto in una pista di un mondo futuristico e una M2 in un vero joypad ad alte prestazioni. Curiosi di sapere qual è la sensazione? Date un’occhiata al video e continuate a leggere.

Roba da non crederci

Arrivato sul bordo di un grande spiazzo di cemento, vengo fatto accomodare su una M2 nuova di zecca. Non so bene cosa dovrò fare, ma dalla livrea e dai dispositivi e cavi che intravedo, capisco che si tratta di qualcosa di altamente tecnologico.

BMW /// M Mixed Reality

La livrea della M2 BMW /// M Mixed Reality

Non mi sbaglio. Il gentilissimo copilota che mi accoglie non appena salgo a bordo mi porge un ingombrante visore VR. Ebbene sì, devo guidare indossandolo.

BMW /// M Mixed Reality

Gli interni della M2 BMW /// M Mixed Reality

All’inizio, attraverso lo schermo del visore, vedo la realtà... reale. In questo modo il VR può calibrarsi sui miei occhi e io posso spostare la M2 sul piazzale, mettendola nella posizione delimitata.

Questa è l’ultima immagine “vera”, perché il copilota al mio fianco, che scopro essere anche un programmatore, dà inizio alla magia. Ciò che vedevo, e cioè l’ampia superficie di cemento e il cielo, a questo punto viene completamente rimpiazzato da una città del futuro, ricca di centinaia di dettagli, dai cartelloni pubblicitari alle astronavi incolonnate in un traffico che mi ricorda tanto Star Wars. L’abitacolo della M2, invece, resta proprio lì al suo posto.

Davanti al muso dell’auto, invece, compare una pista. Sfavillante che potrebbe essere vera. Nella parte alta del mio campo visivo compare un classico semaforo da gara. Ed ecco che la realtà virtuale diventa "reale".

Agendo su sterzo e acceleratore, parto e muovo la M2 sull’asfalto digitale, stando attendo a ostacoli virtuali improvvisi e cercando di raccogliere delle monete che serviranno ad assegnarmi un punteggio. La sensazione è stranissima eppure così naturale: auto e visuale sono coordinati perfettamente, senza alcun ritardo nella sincronia tra gli input che do sui comandi e ciò che vedo.

BMW /// M Mixed Reality

Alcuni dei sensori di bordo

Ad assicurarmi che nessun ostacolo vero possa danneggiare la carrozzeria della M2 c’è il mio fido copilota, dotato di pedaliera aggiuntiva. In questo modo l’esperienza è totale e posso godermi non tanto le prestazioni della M2 quanto una tecnologia inedita e che già oggi dimostra livelli di raffinatezza e coinvolgimento a dir poco incredibili.

Il video

Una nuova frontiera del divertimento?

Questa tecnologia è stata battezzata BMW ///M Mixed Reality, perché "mixa" la realtà effettiva con quella virtuale. Il sistema usato, infatti, è in grado di leggere tutti i movimenti dell’auto, compresi gli assi di rotazione. È il caso di dirlo, la M2 diventa di fatto il controller di un videogioco. Il controller più veloce del mondo, e non per potenza di calcolo.

BMW /// M Mixed Reality

Il visore VR per la BMW /// M Mixed Reality

Ma quali sono le applicazioni di questa tecnologia nel mondo reale? Forse è difficile immaginarlo ora ma, considerando le evoluzioni continue (e gli investimenti) sul Metaverso oppure la grande diffusione degli e-sports, probabilmente si è aperta una nuova era di connubio tra tecnologia e automotive.

"In BMW M, abbiamo sempre testato i limiti di ciò che è tecnicamente fattibile e quindi, tra le altre cose, gettando le basi per nuove esperienze coinvolgenti", ha affermato Frank van Meel, CEO di BMW M.

Oggi, invece, la realtà aumentata è già utilizzata da BMW nei suoi sistemi di navigazione più recenti, oppure nel “dietro le quinte” della pianificazione della produzione all’interno degli stabilimenti più avanzati.

Fotogallery: BMW /// M Mixed Reality