Quale scenario migliore del CES di Las Vegas 2023, per BMW, per presentare la i Vision Dee, concept che prefigura il futuro della digitalizzazione di bordo.

Il prototipo completa un terzetto che vede anche la i Vision Dynamics, che punta tutto sulla guida elettrica, e la i Vision Circular, realizzata al 100% con materiali riciclati. La i Vision Dee, il cui nome sta per Digital Emotional Experience, incarna dunque l’ultimo pilastro della visione di BMW per i prossimi anni e decenni: la digitalizzazione.

Immersività e simbiosi mai viste prima

La BMW i Vision Dee è in grado di offrire un nuovo livello di esperienza digitale attraverso uno speciale head-up display di grandi dimensioni che può proiettare immagini su tutto il parabrezza.

BMW i Vision Dee

Il cockpit minimale della BMW i Vision Dee.

In questo modo, la realtà "vera" si fonde con quella virtuale. Il guidatore può scegliere tra cinque livelli di presenza di contenuti digitali. Scorrendo il dito sul Mixed Reality Slider al centro della plancia si decide se passare dal livello 1, in cui l'head-up display è spento, al livello 2, che mostra le informazioni classiche sulla guida.

BMW i Vision Dee

Mixed Reality Slider - Livello 2

BMW i Vision Dee

Mixed Reality Slider - Livello 3

Proseguendo, il 3° livello aggiunge grafiche e informazioni sui sistemi di comunicazione connessi, il 4° integra anche proiezioni di realtà aumentata che interagiscono con l'ambiente esterno e il 5°, infine, fa immergere completamente nel mondo virtuale.

BMW i Vision Dee

Mixed Reality Slider - Livello 4

BMW i Vision Dee

Mixed Reality Slider - Livello 5

Riguardo quest'ultimo stadio, immaginate magari di essere in autostrada, e vedere perciò sempre le stesse cose: auto, tir, cavalcavia, ecc. Ecco, con questa tecnologia tutto potrebbe essere sostituito in tempo reale, con le proiezioni che prendono il posto degli elementi concreti.

BMW i Vision Dee

L'head-up display della i Vision Dee che mostra la realtà virtuale.

Potreste così trovarvi a guidare nel deserto, magari nella giungla o, perché no, all’interno del Jurassic Park, con le altre auto che sono diventate dinosauri in movimento.

Per interagire con l’enorme head-up display si usano dei comandi vocali super avanzati, con Dee – viene spontaneo chiamarla per nome – che risponde in maniera naturale grazie all'intelligenza artificiale di cui è dotata. Ancora, si possono usare le enormi superfici tattili sul volante. Per rendere il tutto più immersivo, poi, i finestrini laterali sono dimmerabili.

BMW i Vision Dee

Il volante con le grandi superfici capacitive laterali.

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Il selettore di marcia posizionato sul tunnel centrale.

L’obiettivo degli ingegneri è chiaro: trasformare l’auto in un compagno di viaggio empatico, proattivo e in grado di integrare le identità digitali dei passeggeri, fornendo informazioni preziose per la guida ma anche contenuti di svago e di entertainment puro. In più, considerando lo sviluppo del metaverso appena cominciato, tutte le funzioni o le applicazioni di questa tecnologia sono ancora da immaginare.

A proposito di guida, chi ha progettato Dee ha tenuto bene a mente l'importanza del piacere di guidare. Ecco dunque che non manca il volante e nemmeno la tipica plancia orientata verso il guidatore. Del resto, chi desidera guidare e vuole dimenticarsi di tutto il resto, può allungare il dito sul Mixed Reality Slider e passare, in un attimo, al Livello 1.

BMW i Vision Dee

Il posto guida della BMW i Vision Dee.

L'auto come un compagno di viaggio interattivo

Head-up display a parte, è già da fuori che comincia l’esperienza digitale con la BMW i Vision Dee. Grazie ai suoi sensori e alle telecamere, è in grado di riconoscere le persone non appena le si avvicinano, mostrando il loro avatar proiettato sui finestrini e aprendo le portiere in segno di saluto. Anche dall'esterno si possono già usare le interazioni vocali, ma Dee va oltre nella comunicazione sfruttando elementi come i fari e la calandra anteriore.

BMW i Vision Dee

Il design della BMW i Vision Dee è volutamente minimale per enfatizzare le tecnologie di cui è dotata.

Il doppio rene, infatti, così come la cornice dei finestrini o la striscia che unisce i fanali, è realizzato con superfici E-Ink, in grado cioè di cambiare colore, come già visto sulla iX Flow. Così la i Vision Dee può fare l'occhiolino e variare le sue “espressioni facciali”, magari anche per lanciare messaggi agli altri utenti della strada.

Stile classico per enfatizzare la tecnologia...

A proposito di design, lo stile di Dee è stato volutamente reso minimale per dare rilievo ai contenuti digitali, e dunque gli stilemi tipici di BMW sono sì presenti ma rielaborati per mantenere un basso profilo.

BMW i Vision Dee

BMW i Vision Dee - Vista laterale.

BMW i Vision Dee

BMW i Vision Dee - Vista posteriore.

La carrozzeria è quella tipica di una berlina a tre volumi di Monaco. Il doppio rene, chiuso visto che parliamo di un'auto elettrica, ospita al suo interno anche i gruppi ottici sdoppiati che, al posto di essere circolari, sono resi essenziali con la forma di un segmento obliquo.

BMW i Vision Dee

BMW i Vision Dee - Vista di 3/4 anteriore.

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BMW i Vision Dee - Vista frontale.

I fanali hanno anche loro la stessa struttura luminosa e sono immersi in una fascia che sa cambiare colore.

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Alcune parti della carrozzeria sanno cambiare colore e passano da bianco...

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...a nero!

C’è anche l'iconico gomito di Hoffmeister, digitalizzato anche lui attraverso le superfici E-Ink.

BMW i Vision Dee

La griglia anteriore cambia colore e animazione a seconda delle interazioni.

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L'iconico gomito di Hoffmeister è stato digitalizzato con superfici E-Ink.

... che arriva nel 2025

Essendo una “Vision”, Dee non è destinata a vedere la luce così com'è, ma da lei e dalle sue sorelle parte la direzione che prenderanno le prossime BMW. Già dal 2025, insieme alla nuova piattaforma modulare elettrica Nueue Klasse, vedremo l’enorme head-up display su un’auto di serie.

Fotogallery: BMW i Vision Dee