Le Case francesi producono da sempre modelli pionieristici in numerosi segmenti. Nel corso della loro storia, Citroen, Peugeot e Renault hanno aperto nuove strade creando quelli che oggi verrebbero definiti “crossover”.
Un esempio concreto è la Renault Initiale, un modello a metà tra una berlina e una monovolume che avrebbe dovuto rappresentare la massima espressione del lusso secondo la Losanga.
Un salotto all’avanguardia
Presentato nel 1995 durante il Paris Automobiles Classique e durante alcune sfilate di Louis Vuitton, il concept si distingue per le proporzioni assolutamente stravaganti. Dotato di una parte anteriore tanto larga quanto relativamente bassa e di una “coda” dalle forme semplici e moderne, l’Initiale si fa riconoscere per il particolare design a cupola del tetto.
Renault Initiale concept (1995)
L’ampia superficie vetrata è pensata per dare la massima luminosità all’abitacolo e per aumentare ulteriormente lo spazio per i quattro passeggeri. A proposito di interni, i rivestimenti in pelle sono creati artigianalmente, con la zona posteriore che integra anche dei tavolini in legno.
La plancia della Renault Initiale concept
La tecnologia di bordo è futuristica (per gli standard dell’epoca) con una console centrale da cui vedere film o video memorizzati su disco, mentre il telefono di bordo sostituisce in tutto e per tutto i cellulari e gli smartphone moderni.
Fino a 300 all’ora
La Renault è equipaggiata con la trazione integrale e con un sofisticato sistema di sospensioni ad aria per migliorare il comfort durante i lunghi viaggi.
Ma la caratteristica più curiosa di tutta l’auto è sicuramente il motore: un colossale 3.5 V10 da 394 CV e 359 Nm derivato dalla monoposto di Formula 1 Renault RS 6 del 1994 (guidata da David Coulthard e Nigel Mansell) accoppiato a un cambio automatico a sei rapporti.
Il V10 montato dalla Initiale concept
Un propulsore pazzesco, quindi, capace di proiettare la Renault fino a 300 km/h. Purtroppo, però, questa versione non è stata mai prodotta in serie. Il concept si è comunque trasformato in un modello di serie diventando la Vel Satis, una monovolume di segmento E prodotta tra il 2002 e il 2009 equipaggiato anche con un 3.5 V6 da 241 CV.