"Le donne si muovono in maniera diversa dagli uomini, usano meno la macchina e più i mezzi pubblici, in numero minore scelgono i mezzi in sharing e fanno tragitti più lunghi a piedi". Così Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di Milano, ha dato il via alla seconda edizione di Pink Motor Day, un evento organizzato dalla rivista Fleet Magazine, con il patrocinio del Comune di Milano e dell’Osservatorio Top Thousand, UNRAE e ANIASA.
Come l'anno scorso al Pink Motor Day hanno preso parte imprenditrici e personaggi simbolo dell’industria auto e di tutta la mobilità in generale. Si è parlato di gap salariale, occupazione, disoccupazione femminile in Italia ed ecco cosa è emerso.
Le auto e le donne italiane
Come detto in apertura le donne si muovono in maniera diversa dagli uomini, soprattutto in città. Cristiana Petrucci, del Centro Studi e Statistiche UNRAE, ha presentato i dati: un'auto su 2,5 presenti sulle nostre strade è guidata da una donna che, sempre secondo i dati, preferisce la motorizzazione a benzina (più della metà delle vetture prese in considerazione).
Tra le donne, così come tra gli uomini, vince il desiderio di cambiare l'auto con un'ibrida e, stando alla Petrucci, "il prossimo anno ci sarà il sorpasso" sulle auto a benzina.
Valeria Braidotti, Head of Procurement Mobility Services di Siemens in Italia, ha detto: “L’evoluzione verso una flotta elettrica è un pilastro fondamentale per poter raggiungere la neutralità delle nostre emissioni e contribuire agli obiettivi globali di decarbonizzazione, tuttavia richiede importanti investimenti e soprattutto un cambiamento nei nostri comportamenti".
Alessia Li Calzi, Senior Specialist, Fleet Administrator Italy, Benelux, ECC Bristol Myers Squibb, ha aggiunto: "Superiamo il luogo comune 'è una cosa da maschi' e focalizziamoci sulle nuove sfide: blu o rosa non importa, il futuro è verde”.
A proposito di colori, una curiosità: le donne preferiscono l'auto grigia (35,4%), altrimenti bianca (22,8%) o nera(13,6%).

Alcune relatrici al Pink Motor Day 2023
L’equità di genere in Italia
La diversità è una forma di ricchezza, anche nel lavoro, ma ci sono ancora molte barriere nel nostro Paese. Valentina Sangiorgi, Chief HR Officer Randstad Italia, ne ha identificato almeno due:
- le donne giovani preoccupano ancora numerose aziende (probabile assenza per maternità);
- con il crescere delle competenze ogni dipendente diventa sempre più prezioso per l’azienda. Dipendere troppo da una donna pone il rischio di probabili assenze per accudire i figli dal momento che il care giving è affidato alle mamme più che ai papà.
Il risultato? “Perdiamo talenti in tutti i settori ed un contributo che, in termini di creazione di un ambiente improntato alla diversity e quindi alla creazione di maggior valore, non può essere sostituito”.
Maurizio Capogrosso, HR Director Henry Schein Italy, ha commentato: "L'inclusione delle donne è fondamentale per la costruzione di una società equa e per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile”.
Sul palco del Pink Motor Day 2023 sono salite anche molte altre donne impegnate nel settore della mobilità e dell'automotive italiano. Tra queste, anche Aurora Angelucci, 20 anni, che si è già inserita in un mondo ancora fortemente maschile: quello del motorsport.
Il suo obiettivo è creare un team in MotoGP completamente femminile. “Da fan - ha detto - , mi sono resa conto che la presenza di donne che lavorano nei paddock del motomondiale è molto scarsa. Il mio obiettivo è proprio questo: incrementare il numero di donne che lavorano in questo sport, come pilota ma anche come tutte le figure di tecnici che normalmente compongono un team”.