Per Toyota l'obiettivo delle zero emissioni è solo "una tappa intermedia verso un futuro in cui spostarsi renda il mondo un luogo migliore". Partendo da questo presupporto si può entrare nel dettaglio di "Let’s go beyond", la visione di Toyota che riassume l’impegno e l’ambizione del Gruppo verso soluzioni di mobilità sostenibili. Il nuovo ceo, Koji Sato, che è succeduto ad Akio Toyoda dal primo aprile, ha anticipato di recente che l’approccio della casa verso la transizione energetica resta multitecnologico e “Let’s go beyond” lo conferma.

“In Toyota crediamo che vincere la sfida nel raggiungimento della neutralità carbonica sia fondamentale per garantire un futuro di prosperità al nostro pianeta. In qualità di leader da 25 anni nel campo dell’elettrificazione, dimostriamo da sempre un impegno straordinario nell’immaginare e sviluppare quanto necessario per riuscire in questa sfida", ha detto Luigi Ksawery Luca', Amministratore Delegato Toyota Motor Italia.

Non c'è una sola soluzione

Uno dei pilastri della visione “Let’s go Beyond” è la conferma della leadership di Toyota nell’elettrificazione con l'obiettivo di offrire ai propri clienti in tutto il mondo un ampio ventaglio di soluzioni e ridurre concretamente, il più possibile e il prima possibile, le emissioni di CO2.

Per questo la strategia prevede i veicoli elettrici a batteria e gli elettrici alimentati da fuel cell a idrogeno (considerati complementari), sia il miglioramento continuo delle tecnologie a bassissime emissioni, come l'ibrido plug-in e il full hybrid. Stando alle stime di Toyota, ad oggi il percorso di elettrificazione ha permesso, grazie alle oltre 22 milioni di vetture elettrificate introdotte negli ultimi 25 anni in tutto il mondo, un risparmio di circa 160milioni di tonnellate di CO2.

L'obiettivo di Toyota entro il 2025 è arrivare al 90% delle vendite di vetture elettrificate in Europa ed entro il 2026 introdurrà 10 nuovi modelli BEV nel mondo raggiungendo 1.5 milioni di unità vendute l’anno.

Nuova Toyota Mirai, la prova su strada in anteprima

Toyota Mirai

Intanto l'idrogeno resta una soluzione concreta, non solo con la Toyota Mirai che, commercializzata dal 2015, è diffusa con 21.000 esemplari nei mercati che dispongono di infrastrutture di rifornimento, ma con il progetto Woven City: una città "rivoluzionaria", connessa, digitale e sostenibile, alimentata dalla tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno che sorgerà alle pendici del Monte Fuji, in Giappone.

Tappe ben precise

Già nel 2015 il Gruppo ha approfondito la sua strategia di sostenibilità ambientale di lungo termine con un piano d'azione chiamato Toyota Environmental Challenge 2050. L’obiettivo è limitare gli impatti del business sull’ambiente, monitorando e agendo lungo tutta la catena del valore in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.

  • Entro il 2030 negli stabilimenti di produzione in Europa Toyota punta a raggiungere la neutralità carbonica;
  • Entro il 2035 l'obiettivo concreto di Toyota è raggiungere il 100% di riduzione di CO2 in tutti i nuovi veicoli in Europa occidentale;
  • Entro il 2040 l'obiettivo è quello della neutralità carbonica completa, inclusa la filiera dei fornitori, della logistica e dei servizi.

Let’s Go Beyond e il fattore umano

Un altro elemento cardine nella strategia “Let’s Go Beyond” è l’uomo, che rimane al centro rispetto alla tecnologia. A riprova di ciò, l’introduzione di WeHybrid, un insieme di servizi destinati ai clienti Toyota che incentiva stili di guida sostenibili e un corretto utilizzo della tecnologia full hybrid. Ad oggi 55 mila utenti WeHybrid hanno percorso più di 100 milioni di km in EV e che hanno già risparmiato 6mila tonnellate di CO2.

Toyota Mirai di KINTO

Il nome KINTO deriva da Kintoun, Nuvola volante

L'ambizione di Toyota di proseguire la sua trasformazione in "Mobility Company" assicurando a tutti piena libertà di movimento senza barriere e limitazioni è invece rappresentata da KINTO, un’azienda nell’azienda creata per correre nel nuovo campionato dell’auto in abbonamento.