La filiale italiana di Mercedes-Benz compie 50 anni: una storia di passione e di innovazione che oggi sta portando i suoi frutti. Tra vendite in costante aumento e l'elettrificazione sempre più apprezzata dai clienti, storici e non, la previsione è di consegnare almeno il 50% delle nuove auto elettriche ed elettrificate entro il 2026, passando al solo full electric entro il 2030.
Ripercorriamo brevemente la storia di un'azienda che non è affatto una semplice "filiale", bensì un luogo dove scegliere la propria compagna di vita degli anni a venire.
Cinquant'anni di passione
Le radici di Mercedes-Benz Italia nascono nel 1973 a Roma, originariamente per vendere van e veicoli commerciali. La prima filiale ufficiale della Stella viene aperta, infatti, in via degli Abruzzi 3, per il 75% di proprietà della Casa Madre tedesca e per il restante 25% di proprietà di Autostar, l'allora unico importatore ufficiale delle auto di Stoccarda dal 1959, nonché l’artefice della rete commerciale italiana.

I 50 anni di Mercedes-Benz Italia
Siamo in un decennio di forte crescita economica, dove acquistare una Mercedes è un vero e proprio privilegio. Non in molti, infatti, sono disposti ad aspettare diversi mesi e a pagare un prezzo più elevato. Nel corso di questo primo periodo di attività nasce prima la nuova rete di assistenza e poi, nel 1978, la Merfina, la finanziaria ufficiale della Casa (attiva ancora oggi).

La Mercedes Classe S W116
Passano due anni e si presentano al mondo gli anni '80. Nel suo secondo decennio di attività Mercedes-Benz Italia triplica i suoi volumi di vendita grazie, soprattutto, alle auto disegnate da Bruno Sacco, all'epoca a capo del centro stile.
Ma non solo. Per la Stella, infatti, questi sono anche gli anni dell'arrivo sul mercato della nuova Classe S - con la corrispettiva versione coupé SEC - e della mitica Classe G (che proprio pochi giorni fa ha celebrato la produzione dell'esemplare numero 500.000). Nello stesso decennio arriva sul mercato, poi, anche la Baby Benz: la 190 del 1982 che diviene istantaneamente un’auto molto apprezzata.

La SEC degli anni '80

Il designer Bruno Sacco

La Mercedes Classe G numero 500.000
Nel corso degli anni '90 Mercedes-Benz Italia cresce e passa da 40.000 auto l'anno a oltre 80.000. Arrivano sul mercato i nuovi motori Kompressor con la SLK e la CLK, debutta la piccola Classe A, si presenta al mondo la smart e nasce il progetto della ML. Parlando di veicoli più "commerciali", arrivano il Vito, la Classe V e lo Sprinter.

L'attuale sede di Mercedes-Benz Italia
Cambia anche tutto il marketing, con i margini dei concessionari che diventano da fissi a variabili, con la nascita del primo settore dedicato alla gestione dell’usato e delle flotte e con l'avvio di un nuovo tipo di comunicazione. Nel 1995, infine, in via Giulio Vincenzo Bona viene inaugurata la nuova, attuale e futura, sede di Mercedes-Benz Italia.

La smart roadster-coupé

Mercedes ML 320 CDI
Infine gli anni 2000, gli attuali, un periodo in cui le vendite passano nel 2007 dalle precedenti 80.000 unità alle oltre 120.000, con il marketing che diventa cruciale per lanciare i nuovi modelli. Sono gli anni di grande visibilità per il Brand che presenta uno dei primi servizi di leasing, con il celebre claim "e dopo tre anni puoi restituirla".
Pochi anni dopo la filiale italiana di Mercedes-Benz sorpassa senza timori anche la crisi economica del 2008 e lo scandalo del Dieselgate, arrivando ai giorni nostri senza particolari problemi.

Mercedes EQA 3/4 anteriore
Il futuro a zero emissioni
Nei prossimi anni l'azienda si troverà ad affrontare un cambiamento radicale nel modo di vivere e concepire la mobilità, tra elettrificazione, nuove formule finanziarie e un completo riposizionamento del segmento del luxury. Gli obiettivi sono chiari e c'è tanta attesa verso nuovi i modelli in arrivo.