Ogni auto ha il suo habitat e modelli come la Citroen C1 sono fatti per le strade strette e affollate delle città. Come saprete è nata dal progetto congiunto tra PSA Peugeot-Citroen e Toyota (è la “gemella” di 108 e Aygo) ed è tra le più piccole della sua categoria: è lunga meno di tre metri e mezzo, ma è anche 5 porte. Salendo a bordo si vede che rispetto al passato è migliorata nella qualità e guidandola ne ho apprezzato la leggerezza ed il raggio si sterzata. Essendo rivolta ai giovani non manca di tecnologia, ma USB e Bluetooth non sono di serie su tutti gli allestimenti, come sarebbe preferibile. Questi ed altri dettagli sono emersi nella nostra video-prova del #perchecomprarla.
Pregi e difetti
La Citroen C1 è esteticamente simpatica. Mi piace il look sbarazzino con i fari anteriori che sembrano occhi con le sopracciglia, ma è una questione di gusti. A bordo si trova sempre una posizione di guida comoda, anche se è una citycar. Chi siede dietro invece vede poco la strada perché i sedili anteriori col poggiatesta integrato sono piuttosto ingombranti; cosa che comunque non influisce nelle manovre in retromarcia, perché l’auto è talmente piccola che ogni angolo è sotto controllo e per i più pigri ci sono anche i sensori di parcheggio o la telecamera posteriore (optional). A risultare scomoda su un'auto così piccola e a cinque porte è piuttosto l’apertura dei finestrini posteriori a compasso, sarebbe meglio l’alzacristalli. A proprosito di tecnologia, il navigatore c’è se si collega lo smartphone tramite USB per visualizzare Google Maps sul touchscreen da 7 pollici, ma il funzionamento è meno fluido rispetto agli altri menu, che invece hanno una grafica semplice ed intuitiva.
Qual è la migliore?
Per la città il 1.0 da 69 CV è da preferire al 1.2 da 82 CV. E’ scattante, ma è meglio abbinarlo al cambio robotizzato, anche se è un po’ lento nelle cambiate, per evitare lo stress del prima-seconda-prima nel traffico. E poi la frizione, anche se leggerissima, stacca un po’ troppo in alto. L’hill holder è di serie sempre e questa è una bella comodità quando ci sono manovre da fare in salita. Interessante, per chi ama viaggiare con l’aria tra i capelli, è la versione Airscape, quella con il tetto in tela ad apertura elettrica. Infine, riguardo ai consumi, il dichiarato è di 3,8 litri per 100 chilometri ed effettivamente si riesce a farlo, ma stando in città molto dipende dal traffico e a volte si sale attorno ai 6-7 litri se la giornata è da bollino nero.