La Mercedes GLK non è mai stata particolarmente amata, forse per via delle sue forme troppo squadrate o perché in quel periodo (2008) tra crisi e SUV che ancora non dominavano incontrastati non era facile imporsi. Un discorso completamente differente quello che riguarda la Mercedes GLC, il SUV medio della Stella che dal 2015 a oggi ha conquistato numerosi automobilisti e che ora rappresenta il 45% delle vendite a ruote alte di Stoccarda.
A 4 anni dal lancio arriva il restyling che lascia quasi invariato il “vestito”, per concentrarsi maggiormente su tecnologia e motori. Dando anche più di un “pizzico” di capacità in offroad. Ma andiamo con ordine.
Com’è fuori
“Gli occhi sono lo specchio dell’anima”. Un detto che non vale unicamente per noi bipedi ma anche per le auto, compresa la Mercedes GLC restyling, il SUV medio della Stella che proprio nel nuovo sguardo ha uno dei tratti più caratteristici e ci permette di distinguerla dalla precedente versione. Uno sguardo che di serie integra luci LED high performance e che fa da cornice a una mascherina ridisegnata e più “cattiva” nell’aspetto.
Dall’anteriore al posteriore aumentano le cromature, per dare un aspetto ancora più elegante al SUV tedesco, mentre dietro le matite dei designer hanno ritoccato lo stile delle luci, ora squadrate ma con angoli molto dolci. Lo stesso trattamento riservato per gli scarichi (veri), ora con disegno trapezoidale.
Com’è dentro
L’MBUX, il sistema di infotainment portato al debutto dalla nuova Classe A, sbarca a bordo anche della Mercedes GLC restyling ma lo fa abbandonando lo schema a “doppio tablet” (non amato da tutti) per inserirsi in uno stile più classico. Monitor centrale da 10,25” e di una strumentazione 100% visualizzata su un pannello da 12,3” di diagonale, incastonato in una classica “palpebra”.
L’arrivo di MBUX ha comportato anche una rivisitazione del tunnel centrale, dove la classica rotella lascia spazio a una superficie touch (simile al pad di un portatile) per comandare l’infotainment. Se proprio non volete staccare le mani dal volante potete pronunciare le classiche parole magiche “Hey Mercedes” e chiedere al cervellone della GLC di (ad esempio) azionare il navigatore con realtà aumentata o l’Energising Coach, un sistema che agisce su climatizzatore, massaggio dei sedili e musica per rilassarvi se siete nervosi o darvi la carica se siete particolarmente stanchi.
A scomparire sono anche altri tasti fisici, come quelli per attivare e disattivare alcuni sistemi di assistenza alla guida, obbligando a “smanettare” nel menù dell’infotainment, distraendoci un po’ troppo.
Piacere di guida
Quanti di voi porterebbero una Mercedes GLC restyling in un percorso offroad con pendenze del 61% e 35° di inclinazione laterale? Magari condito con twist da gare di trial? La parola che vi sta balenando in testa, sono sicuro, è “nessuno”. Eppure, per citare il dottor Frederick von Frankenstein “Si può fare!” Eccome se si può fare.
Il merito è del nuovo pacchetto offroad che ai 50 mm in più di assetto e alle protezioni anteriori e posteriori aggiunge 2 nuove modalità nel Dynamic Select: Offroad e Offroad+. La prima è indicata per sterrato, neve, sabbia e ghiaia, il secondo per tratti più duri con rocce e forti pendenze. Un’elettronica che lavora sempre al meglio per dare una motricità che mai assoceremmo alla parola SUV. E se davvero nessuno mai porterà la GLC tra fango, discese ardite e risalite, sapere che non si fermerebbe nemmeno in condizioni estreme è confortante.
Quando fango e terra finiscono e si riporta il SUV della Stella sull’asfalto emergono altre doti, come la stabilità dell’assetto, la precisione del cambio automatico 9 marce e il generale piacere di guida che ci accompagna. Sensazioni che già facevano parte della versione precedente e ora arricchite dall’elettrificazione. Sotto il cofano infatti fanno capolino nuovi motori benzina Mild Hybrid, come il 2.0 4 cilindri da 258 CV e 370 Nm della 300 4Matic affiancato da un impianto a 48Volt che offre anche la funzione sailing, ovvero col motore scollegato e l’auto che avanza per inerzia. E no, non si può viaggiare a emissioni zero come su un full hybrid.
Per quanto riguarda le prestazioni pure l’apporto dell’elettrico non stupisce, stiamo comunque parlando di 10 kW e 150 Nm di coppia in più fino a 2.500 giri, ma offre comunque un buono spunto in ripartenza. C’è poi la questione consumi che nei miei chilometri macinati sull’asfalto intorno a Francoforte non si sono discostati dai 7,4 litri per 100 km dichiarati.
Comfort
Sospensioni ad aria, il Coach che ti fa rilassare, possibilità di avere pelle ovunque e un’insonorizzazione di altissimo livello. La GLC non tradisce il classico DNA Mercedes per far viaggiare ogni passeggero nel massimo del comfort.
Curiosità
Il restyling ha coinvolto naturalmente anche la GLC Coupé, anche lei con luci LED high peformance di serie, MBUX e i numerosi assistenti alla guida e la possibilità di avere motorizzazioni mild hybrid. Più avanti l’elettrificazione sarà ancora più intensa, con l’arrivo della plug-in hybrid e della fuel cell a idrogeno.
Quanto costa
La Mercedes GLC restyling è già ordinabile con prezzo di partenza di poco superiore ai 48.000 euro per la 200 4matic in allestimento Executive e supera i 70.000 euro, relativi alla 300 4matic in allestimento Premium Plus.