Come ti trasformo un fuoristrada in oggetto di design. Il titolo del libro è già scritto, l’autore è il Centro Stile Land Rover e il protagonista è il nuovo Defender che negli ultimi 12 mesi è riuscito come pochi altri modelli di auto a far parlare di se. Nel bene e nel male.

Perché se è vero che molti puristi del modello originale hanno criticato la rivoluzione tecnica intrapresa dalla parti di Gaydon, nessuno può mettere in discussione la ricercatezza stilistica che ha trasformato il Defender in un oggetto del desiderio in formato 4x4.

Noi l’abbiamo provata in configurazione lunga – la Defender 110 – in allestimento First Edition motorizzato con il 2.0 diesel mild hybrid da 240 cavalli. 

Com’è fuori

E’ enorme innanzitutto, perché un 4x4 che sfiora i 4,80 metri di lunghezza (che diventano cinque e qualcosa con la ruota di scorta) non passa inosservato. Le forme sono squadrate per onorare la tradizione del Defender originale, con il portellone tagliato e il tetto a contrasto con il colore della carrozzeria.

Land Rover Defender, la nostra prova mare-monti

Le altre similitudini si riducono a citazioni molto mirate di dettagli che sono stati reinterpretati in chiave moderna e squisitamente high tech. Quello che sorprende è la cura stilistica riposta nei particolari, come ad esempio i piccoli fari a LED posteriori o il terzo montante trasformato in un quadrato sospeso fra i finestrini.

Ma le forme levigate non pregiudicano la funzione, anzi la determinano: gli sbalzi rimangono quelli da fuoristrada DOC con angoli caratteristici molto interessanti per chi mastica l’off road: 38° in attacco, 40° in uscita e 28° come angolo di dosso.

Com’è dentro

La ricercatezza di cui sopra interessa anche l’abitacolo che è stato a arredato in modo incredibilmente tecnico. Tutti i materiali sono concepiti per resistere ai maltrattamenti d’uso tipici del fuoristrada, che implicano tantissimi punti d’appiglio e rivestimenti facili da lavare.

Il tutto non pregiudica la qualità percepita che, anzi, è amplificata da un senso di estrema robustezza e dal fatto che ogni elemento è in qualche modo soft touch o comunque gommato.

La strumentazione è una diretta conseguenza di questo approccio: minimal per lasciare spazio ad un enorme tasca porta oggetti che passa anche dietro lo schermo del navigatore, mentre la plancia funge anche da “maniglione” per il passeggero. Non mancano poi le chicche industrial style come le viti TORX a vista o la piastra parafiamma in magnesio pressofuso.

Land Rover Defender, la nostra prova mare-monti
Land Rover Defender, la nostra prova mare-monti

Piacere di guida

Il piacere di guidare un Defender (o una Defender, scegliete voi il “sesso”) su strada è ovviamente relativo e si ricollega al senso di sentirsi inarrestabili, dominando il traffico dall’alto. Le dimensioni si sentono e possono creare qualche impaccio negli spazi stretti, ma grazie alle telecamere perimetrali e alle forme regolari della carrozzeria ci si fa l’occhio con poche ore di pratica.

La sorpresa arriva in autostrada dove a dispetto dell’aerodinamica non propriamente favorevole, la macchina viaggia con un buon livello di insonorizzazione generale che arriva a non farti percepire la velocità. Anche perché il diesel da 240 CV abbinato al cambio automatico a 8 marce è molto generoso e ti fa viaggiare con nonchalance.

Il che da un alto è un bene, dall’altro richiede un sano promemoria: 2.400 chili di 4x4 non si frenano in un battito di ciglia.

Quanto ai consumi, nel test stradale fra Roma e l’Argentario viaggiando fra i 90 e 130 km/h, a seconda dei limiti, ho registrato con il computer di bordo una media 8,6 litri/100 km, ma è bene aspettare il nostro Perchè Comprarla per delle rilevazioni più precise.

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La musica cambia in fuoristrada dove la Defender sembra non conoscere limiti. Alzando le sospensioni in modalità off road, appunto, chi guida può contare su 29,1 centimetri di luce libera da terrà. È un record di categoria che abbinato alla mano invisibile del Terrain Response 2 consente di affrontare pendenze anche estreme con una facilità disarmante.

I preset di guida sono quelli tradizionali made in Land Rover e ottimizzano la risposta di tutti i comandi a seconda delle esigenze (fango, neve, sabbia, roccia ecc.), ma c’è anche la possibilità di personalizzare le singole voci e quindi il controllo di trazione, l’autobloccante del differenziale centrale e quello posteriore.

Non manca un programma Wade per affrontare guadi fino a 90 centimetri di profondità e fra gli optional vale la pena segnalare il controllo di velocità in fuoristrada (All Terrain Progress Control) che modula la velocità per garantire un avanzamento lentissimo nei passaggi più impegnativi.

Come potrete vedere nel video, da questo punto di vista la mia prova è stata leggera, ma ci stiamo già organizzando per un test più specialistico...

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Comfort

Se sul Defender si viaggia bene il merito è anche dello spazio a bordo, che è direttamente proporzionale alle dimensioni esterne. I 5 posti della configurazione che abbiamo provato sono “veri” e contornati da una miriade di vani porta oggetti e prese di alimentazione per tutti i gusti.

A seconda dell’allestimento si può avere anche il climatizzatore trizona e un frigobar nascosto fra i sedili anteriori. Ma la lista degli accessori da questo punto di vista tende all’infinito.

Il bagagliaio o meglio il vano di carico nella configurazione 5 posti misura di base 646 litri fino alla linea di cintura (464 litri per la versione 5+2 posti), che salgono a 1.075 litri se si sfrutta tutto lo spazio fino al tetto. E ancora, abbattendo i sedili si arriva a 2.380 litri.

Al di là dei valori numerici a prova di trasloco (il carico utile omologato è di 900 kg!), ci sono diverse soluzioni per massimizzare la versatilità come la seconda fila di sedili suddivisibile 40:20:40 e le guide sul pavimento per ancorare accessori che si possono acquistare anche in un secondo momento.

Quanto costa

L’allestimento First Edition di questa prova è quello full optional e dunque il più costoso nell’ambito della gamma Defender 110 con un prezzo di listino pari a 77 mila euro. Scegliendo sempre il diesel più potente da 240 CV i prezzi dell’allestimento di accesso “Standard” partono da 61.700 euro.

Con il motore diesel da 200 CV, a parità di allestimento si risparmiano 4.300 euro mentre fa storia a se la Defender con motore a benzina 2.0 biturbo da 300 CV: il listino parte da  61.700 euro e arriva a 101.400 scegliendo l’esagerata versione “X”.

Fotogallery: Land Rover Defender, la nostra prova mare-monti

Land Rover Defender

Motore 2.0 biturbo diesel a quattro cilindri
Trazione AWD
Trasmissione Automatico 8 rapporti
Potenza 240 CV
Coppia Massima 430 Nm
Velocità Massima 188 km/h
Lunghezza 4,79 metri
Larghezza 1,99 metri
Altezza 1,92 metri
Peso 2.400 kg
Volume di Carico 550 - 1946 litri
Emissioni 199 g Co2/km
Consumi 8,6 litri/100 km