Tutta nuova, più moderna, elegante e, perché no, cittadina. Al Salone di Francoforte 2019 la Defender è tornata dopo 3 anni dal termine della produzione di un modello che era troppo anacronistico per le esigenze del costruttore e del pubblico. Da oggi, gli appassionati potranno godere di un'offerta rinnovata al 100% fuori e dentro, che, comunque, rievoca il passato grazie a tratti sapientemente elaborati.
68 anni e non sentirli
Il livello di sofisticazione è molto alto e consente di evolvere la morfologia rude delle precedenti generazioni con lo stile moderno e più vicino al resto della gamma SUV di Land Rover. Di base si parte con un trattamento molto geometrico, contraddistinto da tagli netti e con i colori della carrozzeria si torna indietro alle innumerevoli varianti cromatiche che si sono avvicendate negli anni.
Il frontale ha una presenza notevole ed è all'insegna del minimalismo, come testimonia l'unica barra che sostiene il badge. La verticalità che ha sempre contraddistinto questo fuori strada è presente in maniera decisa e aiuta a mantenere gli sbalzi ancora più contenuti, donando alla Defender un corpo molto compatto e muscoloso.
90 e 110, per oltre 170 accessori
Eh sì, si tratta di un record, perché la Defender porta con sé il catalogo più lungo del mondo in fatto di accessori. Già le due versioni mostrate nel video sfoggiano chicche come il film protettivo che protegge la carrozzeria dai graffi e può essere sostituito proprio come una wrapping.
Visto che scegliere non sarà facile in Land Rover hanno pensato a 4 diversi allestimenti che arrivano già con alcuni di questi accessori. La prima è pensata per chi non ha troppo bisogno di allontanarsi dall'asfalto e si chiama Urban, mentre l'Adventure incorpora accorgimenti necessari per lasciarsi l'asfalto alle spalle. Per i veri appassionati ci sono le versioni Country e Explorer, pronte a tutto pur di portarvi a destinazione.

Interni che riflettono il carattere
Non c'è nulla di male nel parlare di riposizionamento per la Defender e a testimonianza di questo c'è il lavoro svolto all'interno dell'abitacolo. Anche qui le forme geometriche la fanno da padrone e parte della plancia in magnesio è stata lasciata scoperta per dare un'aria più tonica all'interno.
Anche il pannello porta interno rimane in parte nudo e i fissaggi dell'elemento che incorpora la maniglia assomigliano ai più classici rivetti. Un altro accessorio interno è il sesto sedile (5+1) che da modo di ospitare un passeggero in più sulla fila anteriore. Abbattendo lo schienale si ha a disposizione una consolle molto ampia per riporre svariati oggetti.
