La lunga fase preparatoria che ha portato all'Aston Martin DBX partendo dalla Lagonda Concept del 2009 e dall'elettrica DBX concept del 2015 è giunta a conclusione possiamo finalmente provare in anteprima il primo SUV della gloriosa Casa britannica.

Parliamo dell'Aston Martin che risponde a modelli a "ruote alte" già molto conosciuti e apprezzati dalla clientela più sportiva e facoltosa, a partire dalla Porsche Cayenne per arrivare alla Bentley Bentayga e alla Lamborghini Urus. Ma scopriamo assieme al nostro collega americano di Motor1.com com'è fatta e come va davvero questa Aston Martin DBX che ha 550 CV e un prezzo base di 197.000 euro.

Com'è fuori

Lo stile della DBX è inconfondibilmente Aston Martin, a partire dalla storica griglia anteriore con la classica forma derivata dalle prime DB2/4 degli Anni '50. Poi ci sono spoiler e alettoni che ricordano il trattamento aerodinamico della Vantage, oltre alla coda "a papera" con tanto di luci a LED ondulate che perpetuano il family feeling delle ultime sportive di Gaydon.

Fotogallery: Aston Martin DBX, la prova su strada

La carrozzeria massiccia e filante al tempo stesso (qui in colore Satin Xenon Grey), i passaruota larghi e gli estrattori d'aria sui parafanghi anteriori ci fanno poi capire che l'Aston Martin DBX è figlia legittima delle migliori GT della tradizione del marchio, ma con un bel po' di spazio in più per chi vuole godersi lusso e velocità in famiglia.

Com'è dentro

Le finiture interne sono di alto livello, con rivestimenti in preziosa pelle, fibra di carbonio e Alcantara che ricoprono ogni centimetro dell'abitacolo assieme a plastiche morbide e piacevoli al tatto.

Aston Martin DBX, la prova su strada
Aston Martin DBX, la prova su strada
Aston Martin DBX, la prova su strada

Ci sono dettagli di stile come i pannelli che coprono le guide del sedile, il volante imbottito con spazio per appoggiare i pollici e i bilancieri in alluminio che offrono una piacevole superficie metallica ad ogni cambiata manuale. Senza dimenticare che c'è spazio abbondante anche nei sedili posteriori che godono di una buona visibilità esterna e nel vano di carico, entrambi in grado di ingelosire i proprietari di una Aston Martin Rapide.

Piacere di guida

Il motore 4.0 V8 biturbo di origini Mercedes-AMG promette molto con i suoi 550 CV di potenza massima e picco di coppia di 700 Nm; in primo luogo i 4,5 secondi da 0 a 100 km/h e i 291 km/h di velocità massima.

Basta premere il pedale dell'acceleratore per sentire tutta questa potenza passare dal cambio automatico 9 marce alla trazione integrale attiva che nell'utilizzo sportivo si sposta al retrotreno. I giri salgono rapidi, le cambiate sono velocissime e la trazione è assicurata. 

Aston Martin DBX, la prova su strada

Sulle strade tortuose e veloci della California centrale l'Aston Martin DBX si dimostra in grado di trasformarsi da SUV di lusso in vera GT reattiva ad alte prestazioni, semplicemente settando la modalità di guida in Sport o Sport Plus. Le sospensioni pneumatiche si abbassano di 1 cm e motore, sterzo, cambio e trazione si trasformano fino a renderla una sportiva di razza, un'atleta a ruote alte.

Le barre antirollio attive e una configurazione dell'assetto che sembra più "analogico" che elettronico fanno sentire il guidatore un tutt'uno con la DBX, un'auto sportiva da guidare d'istinto e sentendola dal sedile. All'interno la sensazione è sempre di massimo comfort e minima rumorosità, anche su strade sconnesse.

Aston Martin DBX, la prova su strada

Affrontando invece gli sterrati della "Hungry Valley State Vehicular Recreation Area" l'Aston Martin DBX si dimostra in grado di muoversi con una certa disinvoltura, aumentando l'altezza libera da terra fino a 23,6 cm nelle modalità Terrain e Terrain Plus.

Resta però una certa durezza nella risposta delle sospensioni su sassi e grandi rocce, non aiutate dai cerchi da 22", mentre il timore di poter danneggiare le preziose parti di carrozzeria in fibra di carbonio consiglia di mantenere l'assetto il più alto possibile.

Aston Martin DBX, la prova su strada
Aston Martin DBX, la prova su strada

Curiosità

Il sistema di infotainment è una versione rivista di quello Mercedes prima dell'era MBUX, risultando piacevole e familiare, ma a volte un po' lento.

Una curiosa impressione la fa anche il quadro strumenti digitale con tanto di tachimetro in senso antiorario che ricorda quello della Aston Martin classiche: manca quella sensazione di lusso e finiture artigianali che era, ad esempio, sul tachimetro analogico della vecchia V8 Vantage.

Aston Martin DBX, la prova su strada

Quanto costa

Il prezzo base dell'Aston Martin DBX parte in Italia dai 197.000 euro, una cifra decisamente superiore ai 147.967 euro della Porsche Cayenne Turbo e poco più alta di quanto si spende per una Bentley Bentayga V8 (191.418 euro). La Lamborghini Urus resta invece su prezzi superiori, visti i 207.999 euro di base, ma con 650 CV a disposizione.

L'auto provata dal collega americano ha però circa 45.000 euro di optional aggiuntivi ottenuti dalla somma di vernice satinata, kit esterno in fibra di carbonio, ruote speciali, scarico sportivo, pinze freno rosse, inserti interni in fibra di carbonio e alcune altre amenità. Così il conto totale supera così i 240.000 euro.

Aston Martin DBX

Motore 4.0 V8 biturbo benzina
Potenza 550 CV @ 6.500 giri/min
Coppia Massima 700 Nm @ 2.200/5.000 giri min
Trasmissione Automatico 9 marce
Trazione Integrale
Velocità Massima 291 km/h
Accelerazione 0-100 km/h 4,5 secondi
Posti a sedere 5
Lunghezza 5,03 m
Larghezza 1,99 m
Altezza 1,68 m
Peso 2.245 kg
Prezzo base 197.000 euro