Si chiama Niva, ma ricorda la celebre fuoristrada russa solo nel nome. Il progetto è completamente nuovo e non ci sono veri e propri legami nella meccanica e nella concezione del modello. La Niva Travel è in realtà la seconda generazione della Chevrolet Niva, un fuoristrada venduto nei primi anni 2000.

Il modello da cui deriva la Travel è nato dalla joint-venture composta da General Motors e AvtoVAZ (che in Europa conosciamo come Lada). L’accordo è terminato alcuni mesi fa con GM che ha accettato di vendere la sua quota del 50% alla casa russa, entrata nell’orbita del Gruppo Renault.

L’idea è quella di provare a ripetere il successo della celebre Niva proponendo la stessa formula: dotazione senza troppe pretese, prezzo di listino competitivo e capacità nel fuoristrada.

Lada lavorerà nei prossimi anni a stretto contatto con Dacia. L’alleanza porterà a sette nuovi modelli entro il 2025, tra cui due auto del segmento C. Tutte le nuove produzioni utilizzeranno la piattaforma CMF-B che, di fatto, è quella che ritroviamo sulla Niva Travel.

Look robusto

I nostri colleghi di Motor1.com Russia hanno avuto modo di testare la nuova Lada. Esteticamente la Niva Travel si richiama all’ex modello Chevrolet. Largo quindi a dimensioni compatte e forme squadrate tipiche da fuoristrada. L’impressione però è che le linee sentano il peso degli anni con un design che pare un po’ datato.

Nel concepire l’estetica della Niva, comunque, i progettisti avevano in mente in che condizioni sarebbe stato usato il veicolo. Per questo notiamo dei paraurti dall’aspetto e dalla consistenza solide, protezioni per il sottoscocca e una buona luce a terra.

Lada Niva Travel, la prova su strada

Tutto ciò per migliorare l’agilità nel fuoristrada e gli angoli d’attacco e d’uscita nei pendii (rispettivamente di 37° e 36°). Sono inoltre presenti dei ganci da traino anteriori di dimensioni maggiori rispetto alla precedente Chevrolet Niva: risulta così più facile “tirarsi fuori dai guai”.

Sul lato puramente estetico mancano i fari Full LED, ma è una scelta coerente col carattere dell’auto. Non abbiamo avuto modo di provare la guida in notturna, ma gli abitanti di Togliatti, sede della nostra prova e degli stabilimenti AvtoVAZ, ci hanno riferito che i fari alogeni svolgono un ottimo lavoro.

Il suo habitat ideale

La Niva Travel è disponibile in due varianti: una più classica e una dedicata all’off-road. Nella seconda figurano lo snorkel, protezioni aggiuntive in plastica nera, cerchi neri e dettagli specifici per gli interni. In origine, il pacchetto Off-Road comprendeva anche il gancio di traino. L’accessorio non ha però passato i controlli interni di AvtoVAZ e non sappiamo se tornerà disponibile in una futura versione.

La dotazione è comunque più che sufficiente per affrontare con disinvoltura i percorsi nel fuoristrada. Inoltre, sappiamo che la casa sta lavorando su un verricello e su ruote ancora più aggressive per migliorare la sicurezza nell’off-road.

Lada Niva Travel, la prova su strada

Per il momento la Niva Travel è equipaggiata con pneumatici Cordiant All-Terrain. Tuttavia, l’auto del test monta le Michelin X-Ice North 4 di dimensione 215/65 R16 che sono un’ottima scelta per coloro che affrontano più spesso l’asfalto rispetto allo sterrato. Alla guida, queste coperture sono silenziose e comunicano una sensazione di sicurezza su strade con neve e ghiaccio.

Guida solida, ma non chiedetele di correre

I dintorni di Samara e Togliatti si sono rivelati un valido terreno di prova per il telaio della Niva Travel. Oltre ai vari percorsi fuoristrada, ci sono strade tortuose e piuttosto dissestate. In queste situazioni la Niva mostra una buona maneggevolezza con un comportamento prevedibile dello sterzo e una trazione efficace grazie alle quattro ruote motrici.

Non male anche la stabilità, complice il lavoro sulla parte anteriore (che risulta più leggera rispetto alla precedente Niva) per ottenere una migliore distribuzione dei pesi.

In termini di velocità, dobbiamo però tenere presenti i limiti di questo fuoristrada. L’autostrada non è il suo habitat ideale con la carrozzeria squadrata che non aiuta l’aerodinamica e, di conseguenza, prestazioni e consumi.

Lada Niva Travel, la prova su strada

In linea teorica, la Niva Travel può raggiungere i 140 km/h di velocità massima, ma nel test non ci siamo spinti oltre i 100-110 km/h. Ciò per non far aumentare la sete di benzina e per non mettere in difficoltà il 1.7 quattro cilindri da 80 cavalli. In generale, non bisogna quindi avere fretta quando si guida una Niva anche perché l’accelerazione 0-100 km/h è di ben 19 secondi.

La potenza ridotta del motore si sente anche nel fuoristrada. Per fortuna, la Lada è dotata di marce ridotte che consentono di cavarsela in tante situazioni. L'escursione importante delle sospensioni aiutano nei dislivelli più impegnativi e proteggono il fondo dell'auto che non è dotata del bloccaggio elettronico del differenziale.

Ha quello che serve

Così come gli esterni, anche (e soprattutto) l’abitacolo non comunica molta modernità. Le plastiche, i comandi e i rivestimenti sono praticamente gli stessi della Niva di 20 anni fa.

Il cambiamento più evidente è l’immancabile schermo touch del sistema d’infotainment (dotato della retrocamera). Nonostante il design non proprio di ultima generazione, la Niva ha tutto ciò che serve: climatizzatore manuale, porta bibite,  alzacristalli elettrici e specchietti regolabili elettricamente. Presente anche il riscaldamento dei sedili anteriori che eleva il livello di “lusso” dell’abitacolo.

Lada Niva Travel, la prova su strada

L’abitabilità non è comunque delle migliori: i guidatori più alti che faranno fatica a regolare adeguatamente la seduta.

Giudizio definitivo

In definitiva, nonostante la Niva Travel condivida ben poco con la più celebre Lada tanto diffusa nel nostro Paese, risulta permeata dello stesso spirito. La nuova Lada si rivolge allo stesso tipo di clientela della Niva e cerca quindi di conquistare il consenso proponendosi come un fuoristrada solido, conveniente e senza troppi fronzoli.

La Lada Niva Travel è disponibile in otto colori tra cui il brillante rosso “Extravaganza”. Disponibili anche tinte metallizzate e una colorazione verde “Amazon” che si richiama al mondo dell’off-road.

In Russia, il listino parte da 747.900 rubli (circa 8200 euro al cambio attuale), con l’auto del test che aveva un costo di 899.900 rubli (9900 euro).

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