Dalle nostre parti il suo nome potrebbe non dire tanto, ma Oltreoceano si tratta di una vera e propria istituzione. Ora, però, è tempo per la Toyota Highlander di sbarcare anche in Europa e lo fa con un powetrain ibrido, come da tradizione della Casa, che rappresenta una mosca bianca nel panorama dei SUV di grandi dimensioni, dove la formula "full hybrid" è poco diffusa.
Il maxi-SUV si colloca al vertice della gamma Toyota, rappresentando di fatto l"ammiraglia del brand e completando con l"arma dei 7 posti l"offerta degli sport utility insieme ai più compatti RAV4, C-HR e Yaris Cross. Approfondiamo la sua conoscenza in questo #PerchéComprarla.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Spazio e abitacolo | No fari a matrice di LED |
Terza fila di sedili | Dettagli bagagliaio migliorabili |
Comfort ed efficienza ibrida | |
Dotazione | |
Funzionamento ADAS |
Agli americani, le auto, piacciono belle comode. E, guidando la Highlander oppure occupando uno degli altri sei sedili, non si può che apprezzare questa taratura morbida e confortevole di ogni comando. Si viaggia che è un piacere e con tanto spazio e luce a bordo. Non solo, l"abitacolo è il meglio rifinito e ricercato dell"intera gamma Toyota, contribuendo a dare l"impressione di un ambiente curato e accogliente. Anche il livello di sicurezza è molto elevato, così come l"efficienza dell"iper collaudato sistema ibrido.

Dimensioni, bagagliaio e spazio
Con 4 metri e 96 centimetri di lunghezza, forse negli Stati Uniti la Highlander potrà essere considerato un SUV "medio", ma dalle nostre parti è decisamente XL. Eppure, nonostante la mole, il suo corpo vettura riesce a essere molto equilibrato grazie a soluzioni come il muso lungo e voluminoso, un posteriore che, lateralmente, appare snello e anche una bombatura bassa della carrozzeria che unisce i passaruota.

Da un SUV di questa taglia e con questo "packaging" poi, ovviamente, è lecito aspettarsi una volumetria interna di tutto rispetto. E la Highlander non tradisce le aspettative: il bagagliaio ha una capienza di 658 litri nella configurazione a cinque posti e scende a 268 con la terza fila in posizione, un valore che resta piuttosto sfruttabile (il nostro passeggino entra con facilità). È sui dettagli che il vano bagagli potrebbe essere più rifinito: manca un"illuminazione dedicata, una presa di ricarica, una botola al centro del divano e il pulsante per la chiusura centralizzata.


I passeggeri che siedono sulla seconda fila, nei posti laterali, viaggiano a dir poco comodi: lo spazio è tantissimo, i sedili confortevoli e anche riscaldabili, ci sono le tendine integrate e poi si può scegliere quanto far scorrere il divano. Al centro, invece, la seduta è più rigida. Anche la terza fila è piuttosto comoda: due adulti di media altezza non hanno problemi, tranne magari il pavimento rialzato che obbliga a tenere le ginocchia piegate e che, nei viaggi più lunghi, può risultare stancante.

Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 4,96 metri |
Larghezza | 1,93 metri |
Altezza | 1,73 metri |
Passo | 2,85 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 268 / 658 / 1177 litri |
Plancia e comandi
L"Highlander è l"ammiraglia di Toyota, perlomeno dalle nostre parti, e questo lo si percepisce dalla cura riservata alla realizzazione degli interni e della plancia. I materiali utilizzati per le parti superiori dell"abitacolo sono soft touch e gli assemblaggi generali sono solidi, anche se ancora migliorabili in qualche piccolo dettaglio. L’ambiente è concreto, proprio nello stile del brand, ma più moderno e rifinito.

Il climatizzatore ha dei tasti fisici chiari e grandi, così come sono quelli per sedili riscaldati, ventilati e volante riscaldato, e poi ci sono soluzioni molto intelligenti: ci sono ben tre prese USB, una delle quali dedicata al mirroring, e una 12V. Affianco c’è un vano per infilare un telefono ma la cosa geniale è la piccola botola per far passare uno o più cavi di ricarica direttamente alla mensola superiore. Ce n’è anche un’altra, di mensola, proprio davanti al passeggero.
La praticità si estende anche al bracciolo centrale che non si può regolare ma si fa perdonare con un’apertura a scomparsa, una piastra di ricarica wireless che si alza senza far cadere il telefono e un pozzetto davvero profondo con ripiano e presa 12V. In compenso il cassetto anteriore, che si chiude a chiave, è piccolo, mentre è comodo lo svuota tasche sulla sinistra.


Venendo all"infotelematica, la diagonale da 12,3” consente di avere, al centro, uno schermo davvero ampio che gode della funzionalità split screen, così si possono avere più schermate sempre in vista. La risoluzione è veramente eccezionale, meno l’impostazione grafica che sembra un po’ datata.

La retrocamera con vista perimetrale è preziosa per gestire gli ingombri generosi della Highlander grazie alle sue varie impostazioni, e poi di altre funzioni ce ne sono davvero tante, per esempio il collegamento Wi-Fi, ma quella di navigazione vera e propria lascia a desiderare: molto meglio connettere il telefono e usare Apple CarPlay o Android Auto. Il computer di bordo è molto chiaro e intuitivo e consente di personalizzare tante funzionalità o avere sott’occhio le informazioni di marcia. Infine c’è anche l’head up display.
Come va e quanto consuma
La Highlander ha tutte le caratteristiche che ci aspetta da un SUV di derivazione americana. La posizione di guida è alta, lo sterzo è leggero, pratico in manovra dove tra l’altro si apprezza anche il diametro di sterzata molto ridotto, e le sospensioni, che non sono a controllo elettronico, sono studiate per far galleggiare l’auto.
Tanto comfort, quindi, e altrettanto relax che passa pure per i sedili confortevoli e l’ottima insonorizzazione: era logico aspettarsi molti fruscii aerodinamici vista la sezione frontale e invece non ve ne sono, grazie anche ai doppi vetri, parabrezza compreso. Molto comodo anche il grande specchietto retrovisore digitale prezioso per quando dietro seconda e terza fila sono occupate.

Su un’ibrida di tipo full come la Highlander la componente che più di tra tutte contribuisce al comfort è la sinergia tra i motori elettrici. Qui ce ne sono due, abbinati ad un benzina 2.5 a ciclo Atkinson che, grazie ad una batteria da 1,87 kWh che si ricarica in frenata o in rilascio, riesce a rimanere spento per grandi tratte, soprattutto in città, così non ci sono vibrazioni, rumori e ovviamente si risparmia carburante.
In totale ci sono 248 CV, la velocità massima è di 180 km/h e il motore a benzina si accende quando c’è bisogno di più potenza o quando c’è da ricaricare la batteria. Se si preme decisi sull’acceleratore c’è quel famoso effetto scooter, cioè il numero di giri sale ma l’accelerazione non è proporzionata, ma considerando la natura tranquilla della Highlander capiterà poche volte anche perché, vista la mole superiore ai 2.000 kg, il misto guidato veloce non è proprio il suo habitat, per quanto il rollio sia tutto sommato contenuto. Lo sterzo in questi casi diventa troppo leggero, migliora con la modalità Sport ma, a quel punto, il motore termico resta praticamente sempre acceso e si vanifica l’ottima efficienza del powertrain ibrido.

La trazione integrale è data dai due motori elettrici posizionati sui due assi. È di tipo intelligente: di base è al 100% avanti ma può arrivare al 20% e il restante 80% dietro. Ancora, la capacità di traino, con la funzione dedicata Trail, è di 2.000 kg e invece quella di guado di 40 cm.
Capitolo consumi: nel traffico cittadino si riescono a fare circa 16 km con un litro di benzina. In extraurbano si fanno 14 km/l e in autostrada circa 11,5 km/l. La media perciò è di circa 14 km/l, cioè 7 l/100 km.
Versione provata | |
Motore | 2.5 benzina ciclo Atkinson + 2 motori elettrici |
Potenza | 248 CV |
Cambio | Automatico e-CVT |
Trazione | Integrale |
Prezzi e concorrenti
Il listino della Highlander è sempre in promozione e di conseguenza i 52.000 euro d’attacco diventano 47.200 per la versione Trend, che poi passano a 52.200 per la Lounge e a 57.200 per l’Executive di questa prova.

Prendendo in esame solo SUV elettrificati a sette posti, tra le alternative ci sono la Kia Sorento e Hyundai Santa Fe, che oltre alla versione full hybrid possono essere anche plug-in. Ancora, si possono prendere in considerazione la Volkswagen Tiguan AllSpace, la Seat Tarraco e la Skoda Kodiaq. La Ford Explorer è solo plug-in, oppure se la necessità è un’auto per la famiglia potreste considerare una monovolume ibrida, come la Galaxy.