L’elettrico è un’esperienza con la quale "fare esperienza". È un’idea che mi sono fatto da tempo guidando le auto ricaricabili. Così, quando Mercedes mi ha proposto di fare un giro in Sardegna per Motor1.com e mettere alla prova la loro ricca gamma alla spina, abbiamo deciso di prendere l’occasione al volo per vedere se una EQA può effettivamente accompagnarci in vacanza.

Del resto, Flavio e Giuliano hanno già parlato della vettura e, da parte mia, non c’era alcuna volontà di sostituire Fabio in una prova consumi.

Pianificare è rassicurare

L’obiettivo, più che sapere quanti km la EQA può fare con la sua batteria, è sapere se è capace di dare le giuste informazioni al guidatore perché è su questo rapporto di fiducia che si abbatte una volta per tutte la famosa “range anxiety”.

E allora abbiamo messo in competizione il suo sofisticato MBUX con ABRP (A Better Routeplanner), un app che permette di pianificare il proprio viaggio in base sia alla presenza delle colonnine sia all’effettivo consumo che gli altri possessori di quella vettura hanno già verificato.

Si sale e si scende

Nel caso della EQA, ABRP dice 21,1 kWh/100 km contro i 17,7 kWh/100 km (WLTP) dichiarati. Una differenza del 19% che vuol dire un’autonomia effettiva media di 345 km contro i 426 di omologazione. La mia EQA segna invece una ricarica del 94% sui 66,5 kWh di capacità effettiva e segnala un’autonomia di 349 km.

La prima tappa, da Olbia a Sorgente Su Gologone (NU) è di 98 km e, secondo ABRP, mi ritroverò con il 64% di energia. Il termometro segna 35,5 °C e la mia EQA è verniciata in Argento Iridio. La maggior parte del percorso è autostradale, con lunghe salite e qualche discesa, e la mia andatura leggermente superiore a quel del poco traffico presente. Per capirci: tra 100 e 120 km/h, con qualche “pestata” nei sorpassi.

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All’arrivo, con una velocità media di 93 km/h, registro un consumo di 19,8 kWh/100, ho ancora il 65% di batteria con il quale percorrere 235 km. Ho utilizzato la modalità di guida Comfort tenendo il climatizzatore acceso in posizione automatica a 23 °C.

Il nostro viaggio al bivio

La tappa successiva è il Falkensteiner Resort (con il quale Mercedes ha avviato una partnership “esperienziale”) a Capo Boi di Villasimius. L’MBUX e l’ABRP hanno due opinioni completamente discordanti: il primo è per raggiungere Nuoro e percorrere in autostrada la doppia diagonale che porta prima ad Oristano e poi a Cagliari (242 km); il secondo, a corto di connessione, ha rivisto le sue previsioni iniziali – stesso percorso veloce con una sosta di ricarica da 20 minuti – e consiglia di inoltrarsi nel Gennargentu per fare 194 km di curve selvagge, in tutti i sensi.

Secondo ABRP arriverei con il 15% di batteria e 61 km di margine. La soluzione più rettilinea obbliga ad una sosta e c’è la possibilità di trovare deviazioni dovute agli incendi; l’altra è più tranquillizzante e non spaventa un amante di tutto ciò fa riferimento alla lettera G. Come Gravità, s’intende. Poco dopo avere deciso ed essermi avviato, subentra il dubbio. Le tante salite fanno a fette il dato indicato e il consumo si impenna verso i 28 kWh/100 km mentre il termometro indica 40 °C.

Le levette dell’efficienza

Allora inserisco la modalità di guida E: sto un po’ meno fresco e ho meno sprint, ma sul display vedo qualche km in più. I due sistemi mi dicono che posso stare tranquillo perché, nel caso, ci sono le colonnine nei pressi del percorso, anche da 50 kW.

In linea d’aria sono deviazioni di pochi km, ma in realtà si tratta di fare un po’ di strada e di tanto tempo. Dopo le salite però ecco le discese. E metto in atto la strategia levette. L’obiettivo è sfruttare il fattore G per raccogliere tutta l’energia possibile.

La Mercedes EQA ha 5 livelli di recupero. Con il D+ sfrutto al massimo il motore asincrono che, in rilascio, non offre alcuna resistenza. In questo modo, faccio prima guadagnare velocità alla vettura e poi inserisco la D con la levetta di sinistra. A seconda della pendenza e della distanza dalla prossima curva, inserisco la D- o la D- - per poi tornare a D+ e lasciare che la EQA acceleri di nuovo grazie alla gravitazione terrestre. Posso rimettere in Comfort.

Quando le accortezze premiano

Ho percorso quasi 120 km di misto stretto e prendo la SS125 che, in pratica, è una strada a scorrimento veloce. Mi ritrovo spesso a viaggiare in colonna con camion e furgoni e so che questo mi fa gioco. Dopo 3 ore e 20 minuti a 58 km/h di media ho consumato 15,1 kWh/100 km, la strumentazione mi dice che ho ancora il 20% e 93 km.

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Stavolta lo scostamento tra previsioni e realtà è notevole, ma in positivo. In tutto ho percorso 293 km consumando 16,6 kWh/100 km. Lo scostamento dal dato dichiarato si è ridotto al 4% mentre, rispetto al dato degli utenti di ABRP è del 27%.

Se con il 94% di batteria ho un’autonomia potenziale di 386 km, vuol dire che con il 100% avrei potuto percorrere 410 km e la batteria ha una capacità effettiva di 68 kWh, ma in questo calcolo entrano in gioco le approssimazioni e le previsioni del sistema. Il vantaggio sui dati e le previsioni ABRP è dovuto evidentemente alla tipologia del percorso e a come ho sfruttato tutte le possibilità tecniche date dal mezzo.

Beata spensieratezza

A fare da contrappeso al bilancio della mia esperienza, ci sono le temperature torride e le velocità medie. Certo, quasi mai ho sfruttato tutti i 140 kW e 375 Nm della EQA, ma – sarà banale dirlo – ho guidato né con l’ossessione dell’economy run né con l’obbligo di mettere alla frusta le prestazioni e la dinamica della vettura. Ho guidato come uno in vacanza in Sardegna per visitarne gli angoli più remoti e sono riuscito a percorrerla in lungo con un solo pieno (al 94%) di energia.

Fotogallery: Mercedes EQA (2021)