La famiglia della BMW Serie 4 si allarga: dopo Coupé e Cabrio è il momento adesso della Gran Coupé, perfetta unione tra la sportività di una coupé a tre porte e la razionalità e l'abitabilità di una berlina a cinque.
È un'auto elegante, distinta, ma non dimentichiamoci che si tratta pur sempre di una BMW. Piacere di guida e prestazioni rimangono, quindi, sempre al centro dell'esperienza anche su questa nuova Serie 4, a maggior ragione con il motore da 374 CV - identificato dalla sigla M440i - di questo primo contatto. L'abbiamo provata a casa sua, sulle strade di campagna nei pressi di Monaco, in Germania: ecco come va.
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Esterni
Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: mettendo da parte la griglia anteriore, questa Gran Coupé è, esteticamente, quasi più equilibrata rispetto alla sorella con due porte in meno. Per quanto riguarda le dimensioni, lunghezza e larghezza sono identiche, rispettivamente 4,78 e 1,85 metri, ma l’altezza è superiore di ben 6 cm arrivando così a 1,44 metri.

Davanti e dietro il design non cambia con la grande calandra a doppio rene, il cofano lungo, la coda rastremata e i sottili fari a LED che, davanti, a richiesta possono contare anche sulla tecnologia laser. Le forme morbide della carrozzeria e le nervature dei lamierati poi ne esaltano il carattere, ma è guardandola di profilo che emergono le principali differenze con la sorella Coupé: l'aumento di altezza viene compensato dai cerchi (che arrivano fino a 20" di diametro) che slanciano la fiancata, con la linea del tetto che è sì discendente ma si sposa bene con le due porte in più.
Interni
Accomodandosi davanti si vede subito come l'impostazione degli interni segua quella che abbiamo già conosciuto e apprezzato sulle BMW più recenti e, se si vuole personalizzare l'abitacolo, si può attingere dalla lista degli optional e sbizzarrirsi con rivestimenti e modanature. I sedili sono comodissimi e, grazie alle regolazioni elettriche, è possibile impostare millimetricamente la posizione di guida ideale con la triangolazione volante, pedaliera e sedile stesso che è pressoché perfetta. Tutti i comandi, poi, sono esattamente lì dove ci si aspetta.

Sul tunnel centrale trovano spazio il rotore da cui controllare il sistema di infotainment e i tasti delle varie modalità di guida, con la climatizzazione che ha una piccola plancia dedicata (e completa di schermo) al centro della consolle e non obbliga ad interagire con il sistema principale più in alto formato dal display centrale da 10,25" leggermente angolato verso il guidatore e dalla strumentazione digitale da 12,3”.
Il sistema è intuitivo e ben organizzato, peccato solo che lo schermo dietro il volante sia poco personalizzabile e spesso saturo di informazioni. Due punti a favore però per i servizi digitali, che includono Amazon Alexa e le chiamate d’emergenza, e la predisposizione per gli aggiornamenti Over The Air.“over-the-air” senza dover portare l’auto in officina.

Il punto chiave però è uno: come si sta dietro? Benissimo, e anche i più alti viaggiano comodi. Lo spazio per la testa è appena sufficiente ma per i piedi, per la testa e per le ginocchia ci sono centimetri abbondanti a disposizione. Meglio viaggiare in quattro però dato che il sedile al centro è piuttosto sacrificato. Per finire, il bagagliaio: il portellone è ad apertura elettrica e svela un vano regolare nelle forme e dall'accesso agevole. La capacità va da 470 (+30 rispetto alla Coupé) a 1.290 litri abbattendo i sedili posteriori in configurazione 40:20:40.
Guida
Come gira, come suona il sei cilindri. Una volta saliti a bordo, basta accendere la Serie 4 Gran Coupé per dare un senso a quella sigla M440i e a quei terminali di scarico trapezoidali là dietro. Anche al minimo, il sei cilindri turbo benzina da 374 CV incanta con la sua sonorità - seppur filtrata dal FAP - facendo intuire che, nonostante l'aspetto da "berlinone", sotto pelle trova spazio una meccanica decisamente raffinata.
La Serie 4 Gran Coupé con questo motore è un mostro da Autobahn, l'autostrada tedesca che, per chi non lo sapesse, su molti tratti non ha limiti di velocità. La macchina è grossa e pesa, siamo a circa 1.900 kg in ordine di marcia, il che da l'impressione di andare più piano di quanto si vada in realtà. Basta sfiorare l'acceleratore, infatti, per toccare velocità che, in Italia, sarebbero da immediato ritiro della patente, e lo fa con una semplicità e una progressione strabiliante.

Non serve impostare la modalità di guida più sportiva e tirare ogni marcia al limitatore perché, anche in Comfort, i 500 Nm del sei cilindri spalmati alla grande dal cambio automatico a 8 marce, spingono senza soluzione di continuità.
Viene quasi da impostare il limitatore da quanto non ci si renda conto di andare veloce, e questa sensazione di sicurezza e pieno controllo è catalizzata anche dal livello di comfort altissimo che questa Gran Coupé è in grado di offrire: a velocità di crociera, il motore sembra spento, non si sente alcun rumore, e la stessa cosa vale per i fruscii complice l'ottima aerodinamica generale; in più, l'assetto a controllo elettronico può essere regolato in maniera indipendente a seconda delle situazioni. Più morbido in città, più rigido per smorzare le oscillazioni verticali e laterali in autostrada.

Quando cominciano le curve il peso si sente, ma la risposta della Serie 4 è sempre strabiliante: il motore, l'abbiamo già detto, ha spinta e fiato da vendere, ma la combinazione tra la trazione integrale, le sospensioni elettroniche e lo sterzo progressivo fanno sì che il misto veloce ne esca comunque a pezzi dal confronto diretto con questa vera e propria GT. Certo, sulle strade più tortuose la massa penalizza l'esperienza, ma su una scorrevole strada di campagna (anche con l'asfalto umido, come nel nostro caso) si viaggia su due binari.
La trazione integrale xDrive è in grado di fornire più coppia al retrotreno a seconda delle modalità: l'anteriore ha sempre mordente e, quando ci si vuole divertire, si può giocare di acceleratore per scomporre il retrotreno in sovrasterzi che possono essere facilmente controllabili per via delle inerzie in gioco.

Non si tratta di una sportiva nel vero senso della parola, ma di una macinatrice di chilometri che, volendo, può dire la sua anche quando c'è da andare forte. Ad essere sinceri, forse la M440i è addirittura sovradimensionata per il nostro mercato e, se proprio dovessimo scegliere, opteremmo per la meno potente 430i (lo stesso motore della Serie 4 Coupé protagonista del nostro Perché Comprarla): ha il quattro cilindri, ma è più leggera e solo a trazione posteriore.
Curiosità
Avete notato che tra i pochi dettagli esterni che distinguono la Serie 4 Coupé dalla nuova Gran Coupé ci sono le maniglie delle portiere? Adesso, infatti, sono a filo carrozzeria: non a scomparsa - sono ben evidenti -, ma annegate nella portiera sia per motivi estetici, per pulire la linea della fiancata, che aerodinamici.

Prezzi
La nuova BMW Serie 4 Gran Coupé arriva nelle concessionarie a novembre, con prezzi a partire da 53.150 euro per le versioni a benzina (420i) e da 53.300 per quelle a gasolio (420d). Per parcheggiarsi in garage la più sportiva M440i servono almeno 79.300 euro con la dotazione di base che può essere arricchita con tanti optional: solo per citarne alcuni, l'accesso keyless costa 650 euro, i fari Laser LED 1.550 e il pacchetto completo di assistenti alla guida supera i 2.300.
Fotogallery: Foto - BMW Serie 4 Gran Coupé (2021), la prova
Bmw Serie 4 Gran Coupé