Bastano pochissimi indizi: compatta fuori, fari circolari davanti, bandiera inglese a LED in quelli dietro e una dinamica di guida di tutto rispetto: non può che essere una MINI Cooper!
La piccola anglo-tedesca arriva adesso alla sua quarta generazione e con questo aggiornamento si evolve tanto non solo nell’estetica ma anche nei contenuti. Un esempio? Dentro spicca un nuovo schermo OLED circolare da cui si possono fare un sacco di cose! E anche sotto il cofano ci sono diverse novità.
La protagonista di questo Perché Comprarla è la Cooper S da più di 200 CV: ecco com'è e come va.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Si guida bene: sterzo e assetto ben tarati | Abitabilità posteriore |
Tecnologia di bordo | Bagagliaio piccolo |
Qualità percepita e costruttiva | Infotainment poco intuitivo |
La MINI Cooper è da sempre un punto di riferimento per design e piacere di guida e questa nuova generazione ne porta avanti egregiamente la tradizione. L’estetica è soggettiva ma è indubbio che lo stile classico e iconico rivisitato in chiave moderna sia la carta vincente per poter fare bene sul mercato. Da fuori è subito riconoscibile, dentro super tecnologica e a livello dinamico stampa sempre un sorriso sulle labbra. È l’auto giusta al massimo per una coppia o come seconda auto da città, comoda, divertente e fatta benissimo.
Mini Cooper (2024)
Dimensioni, bagagliaio e spazio
Inquadriamo la nuova MINI Cooper dalle dimensioni che, come da tradizione, rimangono XS: è lunga meno di 3 metri e 90, larga quasi 1 e 75 e alta 1 e 45. L’abitabilità non è il suo punto forte, davanti si viaggia comodi ma dietro si sta stretti, e lo stesso discorso vale per il bagagliaio che con 210 litri di capacità minima è abbastanza piccolo.
Il piano è regolabile su due livelli con la paratia che, ad incastro, rimane alzata da sola. Sotto entra la piccola cappelliera quando la si toglie ma peccato che, per la gestione del carico, non ci siano né ganci né anelli. Si possono però abbattere gli schienali posteriori in configurazione 60-40 nonosante l’auto dietro abbia solo due sedili essendo omologata per quattro.
Mini Cooper (2024)
Accomodarsi in seconda fila obbliga a qualche contorsionismo considerando il tetto basso e le tre porte, con i due posti che sono piuttosto stretti per ginocchia e testa. Qui a disposizione non ci sono prese di ricarica o bocchette dell’aria ma solo un portabicchiere.
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 3,87 metri |
Larghezza | 1,74 metri |
Altezza | 1,45 metri |
Passo | 2,49 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 210 / 725 litri |
Plancia e comandi
Da sempre le MINI si apprezzano perché sono sia belle da guidare che fatte bene. Questa nuova Cooper prosegue la tradizione portandola ad un livello superiore con gli elementi classici che sono stati rivisitati in chiave moderna.
Le iconiche forme circolari si ritrovano anche qui con il nuovo grande schermo centrale che attira subito l’attenzione. Subito sotto c’è una piccola plancia con una serie di levette, le due laterali sono il cambio e il selettore delle modalità di guida, mentre al centro ce n’è un’altra che, ruotandola esattamente come se fosse una chiave, mette in moto l’auto. La cura al dettaglio è evidente, gli assemblaggi sono solidi e la maggior parte dei materiali piacevole al tatto eccezion fatta per i rivestimenti più in basso in plastica rigida.
Mini Cooper (2024)
Per quanto riguarda i portaoggetti, lo spostamento della leva del cambio dal tunnel ha permesso di guadagnare più spazio: nella parte bassa della consolle c’è la piastra per ricaricare il telefono ad induzione vicino a due portabicchieri mentre al centro del tunnel una sorta di contenitore con coperchio che sostituisce il vano sotto al bracciolo. Sempre qui in basso ecco due prese USB di tipo C e una 12 V. Per finire, il cassetto davanti al sedile del passeggero è nella media così come le tasche delle portiere.
Come va e quanto consuma
Una cosa che mi è piaciuta fin da subito di questa MINI Cooper è la lunghezza dato che con meno di 3 metri e 90 muoversi in città è una goduria. Pensate che questa generazione è più corta di 1 centimetro rispetto alla precedente, cosa rarissima al giorno d’oggi per un nuovo modello. Si trova benissimo tra un semaforo e l’altro e anche nelle stradine strette dato che il raggio di sterzata è buono, è tanto agile e si parcheggia ovunque grazie ai sensori davanti e dietro e al sistema di telecamere a 360° che ha un’ottima risoluzione. La visibilità anche è di buon livello e, in generale, ci vuole un attimo per prenderci la mano con gli ingombri.
Basta accomodarsi al posto guida per rendersi conto che questa Cooper è comoda ma non nasconde il suo lato sportivo, con la posizione di guida che ha tante regolazioni per venire incontro alle diverse esigenze. Il sedile è morbido ma avvolgente e ha, insieme al volante, un’ampia escursione in tutte le direzioni. È una macchina leggera che ci si sente cucita addosso e che si guida molto bene grazie alla taratura ad hoc di diversi elementi, con le diverse mappe elettroniche che possono essere personalizzate andando a giocare con le modalità di guida dal piccolo selettore in basso sulla plancia.
Mini Cooper (2024)
Lo sterzo ha il diametro giusto, la corona del volante è un po' troppo spessa ma a livello di comando mi è piaciuto molto perché è leggero ma preciso e anche abbastanza diretto. Non ha vuoti al centro e rende l’auto molto reattiva nell’inserimento in curva affiancato da un assetto solido che risponde sempre presente nel migliore dei modi. La macchina è bella piantata in percorrenza, stabile e restituisce una sensazione di sicurezza anche quando si forza un po’ la mano con rollio e beccheggio che sono sempre ben contenuti.
Giusto in città meglio evitare le buche più profonde perché come avrete capito le sospensioni sono piuttosto rigide. Gran parte del divertimento però è merito del motore e del cambio: questa Cooper S è spinta da un 2.0 a quattro cilindri da 204 CV e 300 Nm di coppia che vengono gestiti alla grande da un automatico a 7 rapporti che è impercettibile nell’intervento e che sa essere sia fluidissimo che incisivo a seconda di come si sta guidando. Peccato che su questa versione che non è in allestimento John Cooper Works non ci siano i paddle qui dietro il volante: così secondo me sarebbe stata ancora più divertente.
Mini Cooper (2024)
Ho avuto modo di fare parecchi chilometri con questa MINI e devo ammettere che in viaggio mi ha stupito: per due persone è comoda ed è anche molto ben insonorizzata. Se riucite ad essere graduali sul gas il motore non si sente proprio e la stessa cosa vale anche per fruscii aerodinamici e rotolamento delle gomme anche quando la velocità aumenta.
Per quanto riguarda i consumi, in città abbiamo percorso 13 km e mezzo con un litro di benzina. In autostrada a velocità di codice si sta sui 15 mentre in extraurbano si superano i 17. Il tutto per una media di poco più di 15 km al litro che corrispondono a circa 6,6 litri ogni 100 km.
Versione provata | |
Motore | 2.0 turbo benzina |
Potenza | 204 CV |
Coppia | 300 Nm |
Cambio | Automatico a 7 marce |
Trazione | Anteriore |
Prezzi e concorrenti
La MINI Cooper ha un prezzo di listino che parte da circa 29.000 euro per la 1.5 a benzina tre cilindri da 156 CV in allestimento base Essential. Per la Cooper S da 204 CV se ne devono mettere in conto almeno 32 mila, poco meno della versione elettrica di base. Per quanto riguarda gli allestimenti ce ne sono quattro con una differenza di circa 8 mila euro tra il primo e il top di gamma.
Mini Cooper (2024)
Non è facile trovare delle vere e proprie rivali della MINI perché si tratta di un modello che nel corso degli anni ha sempre giocato una partita a sé. Prendendo come riferimento la Cooper S, le avversarie più accreditate sono la Abarth 500, l’Audi A1 e perché no la Volkswagen Polo GTI. Delle stesse dimensioni poi c’è la Toyota Yaris GR che però è più potente e costa di più.