Quando parliamo di auto elettriche uno degli argomenti più sentiti riguarda le batterie e, in particolar modo, il processo di smaltimento. Sulle batterie al litio c’è ancora un’incognita perché queste possono essere recuperate solo parzialmente; la cosiddetta Black Mass infatti, quella parte che contiene litio, cobalto, manganese e nichel, non riesce ad essere ancora recuperabile nemmeno negli avanzati impianti di smaltimento in Germania e deve essere inviata in oriente.

Ma c’è una novità: di queste ora è la notizia pubblicata da www.fabioorecchini.it (cliccate qui per leggere l’articolo) è che sta arrivando un brevetto made in Italy come processo che dovrebbe riuscire a riciclare tutti questi materiali al 100%. Ne parliamo in questa puntata di Emissione Impossibile in compagnia del direttore Alessandro Lago e di Fabio Orecchini.

Eccellenza 100% italiana

Tutto nasce qualche anno fa quando il COBAT (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo) ha dato incarico al CNR di Firenze di cercare un processo in grado di recuperare al 100% litio, manganese, cobalto e nichel. È nato quindi questo programma made in Italy che, tra l’altro, sarà il primo europeo a vedere la luce industrialmente, per il recupero completo di questi materiali.

Il brevetto è stato richiesto e, oltre ad essere stato accettato, sono state accettate anche le richieste dei sotto brevetti degli specifici sotto processi utili all’industrializzazione. Sviluppando questo fronte, un polo di eccellenza nostrana, potremmo quindi diventare un punto di riferimento a livello europeo.

Che fine fanno le batterie delle auto elettriche

L’Europa sta per mettere delle norme molto precise sul fatto che le batterie immesse sul mercato abbiano una recuperabilità quasi totale tra plastiche, metalli e cablaggi. Ricordiamo però che si tratta di un discorso sul lungo periodo: la batteria di un’auto elettrica infatti, anche dopo 8 o 10 anni di utilizzo, può continuare a essere impiegata per altre attività dove non è richiesta la massima efficienza.

Italia in prima linea in Europa

Il mercato si sta allargando e grandi gruppi come Volkswagen stanno annunciando di voler investire nel recupero totale in Germania, sviluppando quindi poli dove sia possibile riciclare la Black Mass senza ricorrere alla infrastrutture orientali. L’Italia quindi, con il suo brevetto completamente originale, si è mossa per prima.

Fotogallery: Auto elettriche, le batterie si smaltiscono così