Secondo il calendario sarebbe Autunno, ma dal 1 ottobre si può dire che in quattro Regioni del Nord Italia inizia l'Inverno. Perché? Dal 1 ottobre al 31 marzo sono in vigore le misure anti smog in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le Regioni della Pianura Padana che hanno firmato un accordo (l'Accordo di Bacino Padano, firmato a Bologna il 9 giugno 2017) per introdurre regole comuni e migliorare la qualità dell’aria nel periodo invernale.

Ciò prevede lo stop alla circolazione per le auto più vecchie, in determinate fasce orarie e soltanto nei Comuni con più di 20.000 o 30.000 abitanti (ciò dipende da Regione a Regione). Inoltre, se lo smog supera i livelli di guardia, sono previsti blocchi del traffico più stringenti.

Chi si ferma e quando

Dal 1 ottobre perciò devono restare ferme le auto diesel Euro 3, vendute cioè fra il 1 gennaio 2001 e il 1 gennaio 2006, che dal lunedì al venerdì non possono circolare per buona parte della giornata nei Comuni interessati: le Regioni hanno imposto il blocco dalle 8.30 alle 18.30, ma in alcune città (come ad esempio Torino) lo stop alla circolazione è in vigore dalle ore 8.00 alle 19.00.

Il blocco vale anche per i furgoni con massimo 9 a sedere (immatricolati nella categoria M1) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3).

I blocchi per le auto diesel Euro 3 si aggiungono a quelli per le auto benzina, diesel, GPL Euro 0 ed Euro 1, che tuttavia non possono circolare nelle quattro Regioni coinvolte dalle ore 0:01 alle 24:00 in tutti i giorni dell’anno, mentre per le auto diesel Euro 2 il blocco vale tutto l’anno dalle 8.30 alle 18.30.

CATEGORIA ALIMENTAZIONE GIORNI DI BLOCCO ORARI DI BLOCCO
EURO 0 Benzina, diesel e GPL Tutti i giorni dell'anno Dalle 00.01 alle 24.00
EURO 1 Diesel Tutti i giorni dell'anno Dalle 8.30 alle 18.30
EURO 2 Diesel Tutti i giorni dell'anno Dalle 8.30 alle 18.30
EURO 3 Diesel Dal 1 ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì Dalle 8.30 alle 18.30

Le città interessate dai blocchi

  • Emilia Romagna: queste limitazioni interessano 30 città della Regione Emilia Romagna. 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti - tra cui Bologna, Ferrara e Forlì - e 11 centri dell’agglomerato di Bologna (tra cui Argelato, Calderara di Reno o Casalecchio di Reno). Altri comuni anche di altre province l’hanno chiesto, l'elenco completo lo trovate qui.
  • Lombardia: le nuove limitazioni relative agli autoveicoli Euro 3 diesel si applicano in numerose città lombarde, per l'esattezza in 37 Comuni, tra cui Milano, Brescia, Monza, Pavia, Cremona e Lecco. L'elenco completo si trova a pagina 17 di questo documento.
  • Piemonte: anche nel caso piemontese sono numerosi i comuni facenti parte dell’Agglomerato di Torino e quelli con popolazione superiore a 20.000 abitanti nei quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto NO2 per almeno tre anni (anche non consecutivi), nell’arco degli ultimi cinque anni. L'intero elenco è qui.
  • Veneto: sul sito arpa.veneto.it trovate l'elenco completo dei comuni dove sono introdotte le limitazioni alla circolazione e gli aggiornamenti sui livelli di PM10.

Dopo 4 sforamenti si fermano anche le Euro 4

Queste sono le misure anti smog in caso “standard”, perché i blocchi alla circolazione possono diventare più severi in caso l’inquinamento peggiori.

L’allerta arancio, che si attiva dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei 50 microgrammi al metro cubo di PM10, prevede il blocco nei giorni lavorativi dalle 8.30 alle 18.30 anche delle auto diesel Euro 4, vendute cioè fra il 1 gennaio 2006 e il 1 gennaio 2011, mentre l’allerta rossa (superamento di limiti di PM10 per 10 giorni) porta nuovi blocchi solo per i veicoli da lavoro: gli Euro 3 devono restare spenti il sabato e nei giorni festivi dalle 8.30 alle 18.30, gli Euro 4 vengono bloccati tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30.

Torino ha previsto il blocco anche per le auto diesel Euro 5, ma solo dopo 20 sforamenti, mentre Milano ha in vigore regole ancora più severe grazie ad Area B.

Le multe per chi “sgarra”

E’ il Codice della Strada a determinare le sanzioni per i trasgressori, che di conseguenza vengono puniti con la stessa severità indipendentemente dalla Regione in cui commettono l’infrazione. Chi viene sorpreso paga una multa da 80 a 335 euro, ma l'importo viene decurtato del 30% pagando entro 5 giorni dalla notifica.