Prendete un’Alfa Romeo 4C, raddoppiate la potenza adattando la meccanica e completate l’opera con un estremo kit estetico con appendici in carbonio. È quanto fatto dal tuner tedesco Pogea Racing, che presenta la Nemesis al Salone Top Marques di Monaco dal 19 al 22 aprile. Per una volta partiamo dai numeri: 477 CV e e 535 Nm di coppia massima, per una velocità massima di 308 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi.
Più grande in tutto
L’upgrade di potenza (+237 CV rispetto alla 4C di serie) deriva dall’aumento della cubatura del motore, che passa da 1,750 litri a 1,955 litri; per raggiungere tali numeri sono state necessarie modifiche sostanziali a livello di meccanica: la Nemesis è equipaggiata con un nuovo albero a gomito forgiato, teste dei cilindri modificate, valvole di aspirazione più grandi, pistoni e bielle forgiate e una turbina Garrett GTX con wastegate esterno. L’elettronica è stata ritarata e i rapporti del cambio adattati. L’impianto di scarico? Un Monster Exhaust con terminali in carbonio.


Aerodinamica estrema
Se sottopelle cambia tutto, possiamo dire lo stesso anche a livello estetico: la verniciatura grigio stealth opaca esalta la trama della carrozzeria in carbonio. Nuovi sono i paraurti anteriore e posteriore, il diffusore e le minigonne laterali, con inedite prese d’aria che favoriscono il raffreddamento localizzato dell’olio motore e dell’olio per il cambio. Al posteriore spiccano l’enorme spoiler in carbonio, regolabile nell’inclinazione per avere più o meno deportanza a seconda delle esigenze, e il diffusore che incorpora il doppio scarico. I cerchi forgiati ultraleggeri completano il quadro: da 18” all’anteriore e da 19” al posteriore, gommati specificatamente da Michelin con pneumatici ad alte prestazioni Sport Cup 2.
Uno sfizio per pochi
All’interno le plastiche e il carbonio dell’Alfa Romeo originale lasciano il posto a pelle e alcantara con cuciture a contrasto. Ancora non sono stati diffusi i prezzi della Nemesis; si sa solamente che verrà prodotta in soli 5 esemplari, di cui il primo già venduto ad un cliente australiano.