L'assistente personale Opel va in pensione anticipata. Stiamo parlando di OnStar il servizio di assistenza on board che si può richiedere su tutti i modelli Opel di ultima generazione e che prevede il collegamento 24 ore su 24 con una centrale operativa in grado di fornire informazioni utili di qualsiasi genere oltre che, ovviamente, il soccorso stradale in caso di guasto o incidente. La notizia è stata ufficializzata ad inizio maggio e rientra fra gli effetti collaterali dell’acquisizione di Opel da parte del Gruppo PSA. Cosa succederà a chi ne usufruisce? Ve lo spieghiamo di seguito.

Fino al 2020

Opel ha informato anticipatamente tutti i clienti abbonati e si è impegnata a garantire il servizio al 100% fino al dicembre 2020. Tutti coloro che hanno stipulato un contratto (per usufruire del sistema bisogna pagare un canone) con data di scadenza successiva alla dismissione del servizio, saranno rimborsati. Quello che però sia prima che dopo il 2020 non sarà possibile fare è aggiornare il sistema delle Opel predisposte all'OnStar per utilizzare Opel Connect, la nuova piattaforma di servizi integrata sviluppata da PSA che sarà introdotta a partire dal 2019 sulla nuova generazione dell'Opel Corsa per poi estendersi a tutta la gamma entro il 2024.

Una questione di sinergie industriali

Un'ultima precisazione sui perchè "industriali" della fine di OnStar. Il sistema è gestito dalla società OnStar Europe Limited, azienda americana controllata dalla General Motors, che non è rientrata negli accordi di acquisizione del Gruppo PSA, sia per motivi economici che per motivi legati all'esistenza di una piattaforma similare in seno al Gruppo PSA e che sarà declinata appunto in Opel Connect. Oltre ai servizi sopracitati, includerà la navigazione con connessione alla rete, la diagnostica della vettura, la compatibilità con lo smartphone tramite i sistemi Android Auto ed Apple CarPlay e la localizzazione della vettura in caso di furto.

Leggi anche: