Il primato sulla Nordschleife era nell’aria: dopo aver demolito il record sul giro (la pole position 2017 della Formula 1…) in un altro monumento come Spa-Francorchamps, erano molte le voci sulle potenzialità del prototipo della Casa tedesca sul vecchio ’Ring. Bene, con 5 minuti, 19 secondi, 55 centesimi Timo Bernhard e la 919 Hybrid Evo spazzano via i 6’11”13 ottenuti nel 1983 da Stefan Bellof. Va da sé che questo nuovo riferimento non è da paragonarsi con quelli stabiliti dalle auto omologate per la strada (sotto il dettaglio) e che spingersi al di là di questo incredibile livello diventerà sempre più difficile: non certo dal punto di vista tecnico, ma da quello umano. Le accelerazioni laterali, longitudinali e verticali a cui è sottoposto il fisico su un'auto dalle prestazioni così estreme, infatti, rischiano di mettere in crisi la lucidità del pilota... Vedremo, magari la guida autonoma risolverà questo problema, il giorno in cui riuscirà a essere più veloce dei migliori piloti al mondo. 

Cos’è la 919 Hybrid Evo

Dopo il ritiro dal WEC e la conseguente decisione di non partecipare all’edizione 2018 della 24 Ore di Le Mans, Porsche ha deciso di sfruttare il potenziale della 919 Hybrid (con cui, fino al 2017, era impegnata ufficialmente nelle suddette competizioni), dal punto di vista tecnico e comunicativo. Ecco dunque che gli ingegneri si sono messi al lavoro sulla versione Evo: un vero e proprio laboratorio libero dai paletti regolamentari imposti dalla FIA per equilibrare progetti filosoficamente agli antipodi. Peso, recupero energetico (da parte del sistema ibrido) aerodinamica, consumi: tutto, sulla Evo, è estremizzato al fine della ricerca della massima prestazione. Obiettivo raggiunto, indiscutibilmente.

Tutto, sulla Evo, è estremizzato al fine della ricerca della massima prestazione

Un curriculum d’oro

Tornando alla versione da competizione, la 919 Hybrid Evo è uno sviluppo del prototipo con cui Porsche si è aggiudicata la 24 Ore di Le Mans e il FIA World Endurance Championship (Piloti e Costruttori) per tre anni di fila: 2015, 2016 e 2017. Timo Bernhard, 37 anni, è invece due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e campione in carica WEC.

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